lunedì 31 dicembre 2007

La Classifica del 2007


Fine dell'anno, tempo di bilanci (...che frase scontata, peggio non si poteva iniziare...). Ricominciamo. Guardando in giro, vedo che va di moda in questo periodo stilare la classifica dell'anno, e mi sono detto perchè no??!!...è una cosa simpatica!! Si ma non è una cosa semplice!!! Ci provo anch'io, ma prima di proporvela ci tengo a definire il criterio con il quale mi sono posto di fronte a questo compito. Innanzitutto ho deciso che dieci era il numero perfetto; secondo le posizioni e la presenza nella classifica non rispecchiano il voto singolo che l'album aveva preso nel momento della recensione: questo è un giudizio più complessivo, che tiene conto di tutto il periodo dell'anno. Mi sono messo davanti alla mia collezione e mi sono detto: "Quali sono i dischi dei quali non potevi proprio fare a meno e che riassumono il meglio della musica che hai ascoltato quest'anno ? Tenendo conto di tutto quello che è successo nel frattempo, dei live, di quello che mi ricordano, del tempo che è passato." Ora sono sicuramente metabolizzati meglio e con piu' calma posso dare un giudizio generale. Un'ultima cosa: ho deciso di scriverli al contario, nel senso che partiro' dalla posizione n°10 per arrivare alla prima, cosi' che per trovare la top ten, la dovrete per forza scorrere tutta fino in fondo(...che geniaccio!!!...una classifica al contrario...ma dove le trovo??!!). Allora questi sono, secondo me, i dischi del 2007 che non possono assolutamente mancare a nessuno!!! 


10 - Okkervil River - The Stage NamesThe Stage Names


Essendo una delle migliori band in circolazione, non potevano proprio restare fuori dalla classifica di fine anno, anche se questo lavoro lo reputo nettamente inferiore al precedente...Sta di fatto che pochi al mondo suonano come loro...Li aspetto al varco col prossimo...





9 - Black Rebel Motorcycle Club - Baby 81baby 81


Il loro è stato un garnde ritorno...mi hanno impressionato molto positivamente, hanno trovato un album con un giusto equilibrio. Mi è dispiaciuto non averli potuti sentire dal vivo...comunque da sempre una certezza!!!


 


8 - Bright Eyes - Cassadagacassadaga


Oramai anche i sassi lo sanno: il mio debole per Conor è noto a tutti...e se quell'anno esce un suo disco, entra di diritto nella classifica finale!!! Non sbaglia mai un colpo; ne ha fatti di meglio, ma a che livello è la sua produzione...Conor è unico!!!!! Amo la sua musica!!!!






7 - Interpol - Our Love To Admireinterpol


Ammetto di averlo giudicato un poco frettolosamente...l'ho riscoperto piano piano, e dopo il concerto è stato completamente rivalutato...Davvero un buon lavoro!!! Entra diretto in classifica!!!


 







6 - iLiKETRAiNS - Elegies To Lessons LearntiLiKETRAiNS


A me piacciono proprio...mi nutro di queste atmosfere tetre. Capisco che non possano andare a genio a tutti, ma lasciano quel senso di cupo che è una parte imprescindibile dell'esistenza (mia?!). E poi hanno uno stile unico, inconfondibile!!! Bravissimi!!!




5 - Arcade Fire - Neon Biblearcade fire


Si riconfermano!!! Anche loro originali e particolari, con uno stile personale che pochi riescono ad ottenere... Per fortuna che qualcuno ci riesce ancora a stupire... Ottimo come sempre!!!



 








4 - A Toy Orchestra - Technicolor Dreamstechnicolor dreams


La novità piu' bella di questo anno!!! Un album variopinto di generi e stili, miscelati con un'accuratezza incredibile!!! Praticamente perfetto!! Se fossero una band inglese sarebbero nelle Top Ten di tanti!!! Dei grandi, viva l'Italia!!!


 







3 - The National - Boxerthe national


Forse ce lo stavamo dimenticando perchè è uscito tra i primi, ma la perfezione emotiva di questo album non si può scordare!!! Bellissimo in tutte le sue parti, dosato col contagocce!!! Gradino piu' basso del podio strameritato!!!!


 







2 - Editors - An End Has A Startean end has a start


Per me è stato il loro anno!!! Un album stupendo, capace di miscelare atmosfere dark ad uno stile piu' pop, che risulta piacevole a svariate categorie di persone. Un disco per tutti!!! Il loro Live a Milano è da ricordare!!! Mi sono divertito tantissimo!!!! Seconda posizione per poco...






1 - Radiohead - In RainbowsRadiohead - In Rainbows


E' il capolavoro dell'anno!!! Ma come faranno sempre??!! Sono dei mostri sacri e qui lo riconfermano. Se non l'avete ancora dovete ascoltare anche il CD bonus a completamento dell'opera. Primo per come riesce ad entrarti dentro ascolto dopo ascolto... In attesa del concerto di Giugno, godiamocelo fino alla fine... Tom è il solo e sempre sara'!!!! Immortali!!!!



E con questo concludo l'anno...senza dimenticare di farvi i miei migliori auguri di buon anno!!! Un saluto a tutti ricordandovi ...it's all i need, it's IndieR'n'R for me!!!!!

Dicembre 2007 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...














































Titoli Giudizio
Seabear - The Ghost That Carried Us Away (2007)

7,5


The Autumns - Fake Noise From A Box Of Toys (2007)

6,5


Whitey - Great Shakes (2007)

6,5


Flunk - Personal Stereo (2007)

6,5


Bon Iver - For Emma, Forever Ago (2007)

6,5


Frightened Rabbit - Sing The Grays (2007)

6


Basia Bulat - Oh, My Darling (2007)

6


Maia Hirasawa - Though, I'm Just Me (2007)

6


Chikinki - Brace, Brace (2007)

6



lunedì 10 dicembre 2007

Seabear - The Ghost That Carried Us Away



anno: 2007


genere: IndieFolk


link: http://www.seabearia.com/


commento


Seabear è il nome dietro al quale si nasconde il cantante islandese Sindri Mar Sigfusson, il quale ha riunito attorno a se' per questo progetto diversi amici musicisti conterranei, tra i quali ritroviamo anche personaggi che appartengono a band quali Sigur Ros e Mum. La proposta di Seabear si compone di dolci canzoni folk-pop che conquistano subito per immediatezza e semplicità. Diciamo che si puo' accumunare a lavori come ANT - Footprints Through The Snow e Radical Face - Ghost. Il clima generale è l'arma in più di questo disco: il tutto scivola via attraverso una maliconia rilassante, che non lascia un senso di vuoto, ma, al contrario, dona una sensazione confortante. Immaginate cosa vedono questi islandesi quando scostano le tende della finestra, mentre in casa il fuoco nel caminetto scoppietta e irradia il suo tepore nell'aria (...un po' quello che succede da noi dopo una giornata sulla neve, quando si torna a casa, seduti davanti al fuoco, con una tazza di te nelle mani, stanchi, con le guance segnate dal freddo, ma allo stesso tempo sereni e in pace con tutto...andiamo Pruz!!!). Questa è, a mio avviso, la sensazione che riescono a tramutare in musica. Mi viene in mente Meme, che giusto l'altra sera, mi diceva:"...belli i tuoi dischi, ma certo che sono un po' tristi..." (...un mezzo sorriso mentre scrivo...). Le emozioni sono facili da fraintendere, e questo credo ne sia un giusto esempio. Facciamo cosi': ascoltatelo e pensate che questa atmosfera nostalgica e cosparsa di rimpianti non sia un punto di arrivo nel quale perdersi, ma una sorta di stimolo, una rinascita, un motivo per ricominciare... E' l'alba, non il tramonto: sembrano uguali, ma sono uno l'opposto dell'altra. Questa è la sensazione che mi ha lasciato questo disco, provate a guardarlo con quest'ottica... e vedrete che, da questo punto di vista, l'ascolto diventa ancora più seducente e delicato...anzi, facciamo "gli" ascolti!!!


Voto al disco: 7,5


























































Tracklist Giudizio
1. Good Morning Scarecrow

0/+


2. Cat Piano

++


3. Libraries

+


4. Hospital Bed

++


5. Hands Remember

++


6. I Sing I Swim

++


7. Owl Waltz

++


8. Arms

+


9. Sailors Blue

++


10. Lost Watch

++


11. Summer Bird Diamond

+


12. Seashell

+



lunedì 3 dicembre 2007

Novembre 2007 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...





































































































Titoli Giudizio
The Killers - Sawdust (2007)

7,5


Sigur Ros - Hvarf / Heim (2007)

7


Muzak - In Case Of Loss, Please Return To... (2006)

7


The Warlocks - Heavy Deavy Skull Lover (2007)

7


Josh Ritter - The Historical Conquest Of Josh Ritter (2007)

6,5


Scout Niblett - This Fool Can Die Now (2007)

6,5


Mando Diao - Never Seen The Light Of Day (2007)

6,5


Chris Bathgate - A Cork Tale Wake (2007)

6,5


Sambassadeur - Migration (2007)

6,5


Shocking Pinks - Shocking Pinks (2007)

6,5


Metric - Grow Up and Blow Away (2001 - Ristampato 2007)

6,5


Magik Markers - Boss (2007)

6


Nine Black Alps - Love & Hate (2007)

6


The Wakerthans - Reunion Tour (2007)

6


Alcest - Souvenirs d'un Autre Monde (2007)

6


Les Savy Fav - Let's Stay Friends (2007)

6


The Autumn Defense - The Autumn Defense (2007)

6


Kevin Ayers - The Unfairground (2007)

6


Castanets - In The Vines (2007)

6


The A-Sides - Silver Storm (2007)

6


The Real Tuesday Weld - The London Book Of The Dead (2007)

6


Dakota Suite - Waiting For The Dawn (2007)

5,5


Carbon/Silicon - The Last Post (2007)

5


giovedì 29 novembre 2007

The Warlocks - Heavy Deavy Skull Lover



anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.thewarlocks.com/news.php


commento


Cupo, deviato, distorto, infernale. Certo non è un inizio molto promettente, ma sono queste le definizioni che vengono subito alla mente mentre si ascolta "The Valley Of Death" (nel player...anche se qui non rende...sullo stereo è tutt'altra cosa). Una colonna sonora dell'orrore e dell'angoscia, ma allo stesso tempo, accattivante come poche altre melodie, difficile da abbandonare. Inquietante ed affascinante; è una paura che non spaventa, ma che ti rapisce e ti incuriosisce, che ti spinge ad andare avanti. Quell'incedere ossesivo, arpeggiato, inesorabile: una lenta rassegnazione all'oscurità. Il canto monotono ed inespressivo, un vagito che sembra uscire dalla bocca di qualche anima dannata di chissa' quale girone infernale; le chitarre sanguinanti di distorsioni e di riverberi che vanno ad confluire in un maelstrom sonoro che tutto risucchia. Cosi anche per "Moving Mountains", lungo pezzo strumentale di psichedelia malsana e deviata, con un finale che sembra un mare in tempesta (...vi dico la verita': ascoltando questi due pezzi mi sono venuti alla mente i Radiohead...molto degenerati, ma comunque proprio loro!!!). Ma non è tutto cosi': Il tono sembra ammorbidirsi ogni tanto ("So Paranoid” e “Dreamless Days”) lasciandosi andare ad uno shoegaze romantico, ma senza mai abbandonare totalmente quel tocco di oblio che pervade tutto il disco. Basta dare una rapida lettura alla tracklist e un occhio alla cover per capire che aria si respira da queste parti...Tirando le somme, questi Californiani, arrivati al quarto disco (...mai sentiti prima!!!), mi sono proprio piaciuti. Anche qui, come per il disco dei Muzak, non si trova nulla di commerciale; quindi è dedicato a chi vuole provare qualcosa di diverso...fatevi coraggio, fidatevi, ci sta!!! Anche nell’oscurità c’è una speranza di tanto in tanto!!! (...e se ve lo dico io...)


Voto al disco: 7










































Tracklist Giudizio
 1. Valley of Death

++


2. Moving Mountains

++


3. So Paranoid

++


4. Slip Beneath

++


5. Zombie Like Lovers

+


6. Dreamless Days

++


7. Interlude in Reverse

/


8. Death, I Hear You Walking

/



sabato 24 novembre 2007

Muzak - In Case Of Loss, Please Return To:



anno: 2006


genere: IndieRock


link: http://www.muzakmusic.com/


commento:


Disco d'esordio per questa giovanissima band nostrana, così ricco di idee e di riferimenti che è quasi impossibile farne una descrizione accurata. Lavoro lungo ed ambizioso, che si inserisce nell'ambito del post-rock con i lunghi ed evocativi passaggi strumentali. Ma non è solo questo...c'è molto altro: elettronica e campionamenti, elementi folk, ambient, jazz-rock ed interventi vocali. Un impasto sonoro che unisce di tutto senza per questo risultare mai vago, confusionario o senza idee, anzi tutt'altro... Un intrigante mix, acustico ed elettrico, con tromboni e violini che si sposano a chitarre e sintetizzatori; anche le atmosfere che si susseguono sono diverse e molteplici: dal malinconico al festoso, dallo psichedelico al graffiante. Un bel disco, vario e pieno di spunti interessanti, che dimostra una grande maturità compositiva. Ascoltate ad esempio la ballata per piano e telefoni cellulari "In Case Of Dream Without Numbers" che ho aggiunto al player. Vi avverto...non c'è niente di pop in questo lavoro, quindi i non interessati lascino perdere... per coloro che vogliono andare un poco più in là... da non ignorare!!! Se lo meritano!!!


Voto al disco: 7






























































Tracklist Giudizio
1. The Holy Graal Is Buried Under The Football

++


2. In Case Of Loss

++


3. First Time: Only Supernaut

+


4. Cathedrals In The Desert

++


5. The Trojan Horse Is Buried Under The Football Ground

+


6. Oxygen, Opiates And Other Pale Ideas

++


7. First Time: Only Supernaut (Coda)

(+)


8. Telemachus Is Walking On Arvasì

++


9. Keny. Lanisgoo

+


10. In Case Of Dream Without Numbers

++


11. The Black Holes Help Us To Understand Our Next Microscopical Life

++


12. If Me You Fly I Am Your Wings

+


13. Sad Hydrogen And Small Hard Tack Fish

(+)



lunedì 19 novembre 2007

The Killers - Sawdust


the_killers_sawdust


anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.thekillersmusic.com/


commento:


Sawdust è una compilation di B-sides, rarità, cover e remix dei nostri beneamati Killers. Sono d'accordo sulla questione che non hanno fatto altro che recuperare varie registrazioni e metterle insieme in un'unico lavoro, e che quindi non si possa parlare di un vero e proprio nuovo disco. Ma che CD hanno assemblato!!! C'è gente che si leccherebbe tutte le dita delle mani e anche quelle dei piedi per fare un disco così!!! Mi rendo conto che i fans internauti avevano già "recuperato" i vari pezzi a destra e a manca, ma qui li abbiamo tutti comodamente a portata di mano; e inoltre ci sono alcune perlette che meritano di essere rivalutate con calma. Si comincia alla grande con la collaborazione della voce dell'idolo intramontabile Lou Reed  (...inchino!!...quanto gli dobbiamo tutti noi amanti del R'n'R...); subito dopo, "Shadowplay", cover dei Joy Division, che non perde il fascino originale nella nuova interpretazione. Che dire di "Leave The Bourbon On The Shelf" e di "Sweet Talk"...ascoltate come Brandon Flowers le canta (...e sono canzoni scartate rispettivamente da Hot Fuss e da Sam's Town...incredibile!!!). Poi la nuova registrazione di "Indie Rock & Roll"...ogni volta che la senti è sempre più coinvolgente!!! (...e siamo solo a metà!!!). "The Ballad Of Michael Valentine" potrebbe tranquillamente diventare un singolo, così come "Daddy's Eyes" e "Change Your Mind";  la versione al piano di "Sam's Town" con arrangiamento di archi è semplicemente fantastica!!! (...questa non l'avevo mai sentita...sono senza parole...repeat, repeat a raffica!!!). Anche la terza cover non sfigura di fronte all'originale (...l'ho fatta pure ascoltare a mio padre, amante dei Dire Straits...anche se qua molto del merito non sta a loro, ma alla bellezza della canzone in se'...). Sarà che a me piacciono da impazzire e che quando hanno suonato al "Rolling Stones" ci hanno fatto delirare, ma non posso far altro che consigliarvi questo disco...e non gli do 8 solo perchè è una raccolta!!!


Voto al disco: 7,5


















































































Tracklist Giudizio
1. Tranquilize (feat. Lou Reed)

++


2. Shadowplay (Joy Division)

++


3. All The Pretty Faces

+


4. Leave The Bourbon On The Shelf

++


5. Sweet Talk

++


6. Under The Gun

++


7. Where The White Boys Dance

+


8. Show You How

++


9. Move Away

+


10. Glamorous Indie Rock & Roll

++


11. Who Let You Go

+


12. Th Ballad Of Michael Valentine

++


13. Ruby, Don't Take Your Love To Town (The First Edition)

+


14. Daddy's Eyes

++


15. Sam's Town (Abbey Road Version)

++


16. Romeo And Juliet (Dire Straits)

++


17. Change Your Mind

++


18. Mr. Brightside (Remix)

+








giovedì 15 novembre 2007

ALCATRAZ - Milano


INTERPOL in concerto 13/11/2007


 Immag001"...tranquillo Giovannino, tanto ora che cominciano...inizieranno alle 11:00!!!"....ecco, questa è la frase che a Giovannino non devi mai dire!!!!!!!....già dire Giovannino è dire ritardo!!!! Ammetto, non grave ritardo, ma sempre di ritardo si tratta....Parcheggio-rapina sul semaforo e dentro di corsa....ore 9:35...Direzione bar...'zzo stanno già suonando!!!...al primo tipo che vedo:"Ma hanno già suonato Pioneer ??" (Sapevo che era la prima...vero Sarah ???!!!!!...la tua scaletta, lo sapevamo già!!!!!) Risposta"Chi?, cosa?....ah, si è stata la prima...due secondi fa..." (Nooooooooooooo!!! Ritratto della delusione sui nostri volti!!!!). Ma solo per un secondo, lo smarrimento è andato subito scemando, sommerso dal fiume di decibel che ci arrivava addosso!!!! Premetto che non ero mai stato all'Alcatraz e,cavoli!!, è enorme dentro...me lo aspettavo più piccolo;Immag003 sta di fatto che era pieno di gente di ogni tipo, e non siamo riusciti ad avvicinarci più di tanto...una trentina di metri ci separavano dal palco, ma si vedeva comunque abbastanza bene...e gli Interpol erano là, tutti (anzi ce n'era uno di piu'...erano in cinque sul palco), belli composti nei loro rigorosi vestiti scuri, non troppo presi dall'evento, con quel loro solito atteggiamento, che ad un primo momento puo' sembrare da fighetti (...un po' lo sono...) ...ma non è stato proprio cosi', e lo si è capito da come hanno suonato...perfetti!!! (...ma erano in playback?? avevano attaccato il CD??) Certo non si lasciano proprio mai andare, ma a quello ci abbiamo pensato noi : che casino...che salti!!! (...alla mattina mi sono alzato con un dolore alla scapola destra....devo essermi slogato qualcosa...sarà l'età che avanza...poco male, mi sono regalato un giorno di ferie!!!...) Le canzoni le conoscete, hanno ormai un repertorio di tutto rispetto, ma sentite suonate cosi', una dietro all'altra, erano ancora più belle, accompagnate dall'atmosfera, dalla gente che si agita e canta, e dalle luci del palco!!! 13-11-07_2200Veramante emozionante!!! Bellissima l'esecuzione di "Slow Hands", forse perchè era un po' che non la ascoltavo, forse per il fatto che è già coinvolgente di suo, ma che salti che mi ha fatto fare!!! E "The Lighthouse", con quella sua atmosfera dilatata, la voce effettata con quell'eco lontana...era uguale all'originale, cantata magistralmente da un Banks che non è andato oltre ad un "grazie" in italiano(...va be', è perdonato...viene da New York...mai piu' imparera' l'italiano...fighetta!!!) Tutte le canzoni sono state eseguite in modo impeccabile, rendendo lo show un'esibizione indimenticabile e sicuramente di alto livello. Nel complesso, una prova dal vivo superata brillantemente, davanti ad un pubblico che li ha acclamati calorosamente dall'inizio alla fine: e loro ci hanno regalato proprio una grande serata di musica...si realmente di sola musica...ma che musica!!!


Al solito il materiale multimediale è quello che è...e poi se dico a Giovannino di registrare e lui non registra niente!!! (...ha passato due ore col braccio alzato e il telefono in mano...a alla fine...niente...si è accorto che non ha salvato niente...tutto aveva perso...va be', che ci volete fare...è Giovannino!!!). Un saluto, come sempre, ai soliti affezionati: Pruz, Stefano, Nicolino, Sarah....Ciao!!!!!


Un appunto (...visto che ma l'ha menata telefonicamente..), Giovannino è riuscito a fare ben 8 foto, due delle quali le potete apprezzare sulla destra!!!!....Thanks Joan!!!


PS: abbassate il volume del video...si sente un pochino meglio...serve solo per darvi un'idea dell'atmosfera che si è vissuta la dentro...Gran concerto!!!


 












mercoledì 7 novembre 2007

Sigur Ros - Hvarf / Heim



anno: 2007


genere: IndiePop (...non definibile...è Sigur Ros!!!)


link: http://www.sigur-ros.co.uk/


commento:


Dopo due anni di silenzio i Sigur Ros si ripresentano sulle scene con un doppio album: il primo, "Hvarf", contiene cinque brani registrati in studio, dei quali i primi tre sono inediti; il secondo, "Heim", si compone di sei canzoni già edite, rivisitate in chiave acustica. Non aspettatevi niente di nuovo ed originale, i Sigur Ros aggiungono solo un nuovo piccolo tassello alla loro discografia, e la sostanza è quella di sempre. Nel primo disco tutto suona come un "classico Sigur Ros" e, secondo me, la cosa bella è proprio questa... I sentimenti evocati, le atmosfere che trasmettono, sono da sempre la loro firma: la dolcezza, la fragile sensibilità, la sensazione di spazi sterminati e l'aurea di mistero che riescono a comunicare senza l'uso delle parole è unica e difficilmente eguagliabile (...Jonsi Birgisson, nella maggior parte delle sue composizioni, usa una lingua inventata (hopelandic o hopelandish), poichè considera la voce alla stregua di uno strumento musicale...le altre canzoni sono comunque cantate in Islandese!!!). Il secondo CD, quello "unplugged", è veramente disarmante per quanto è armonioso; con l'accompagnamento delizioso del quartetto d'archi Amiina, potrebbe sembrare una composizione tutta nuova... La piacevolezza dell'ascolto è quella di tutte le volte: per quelli che già li conoscevano, sarà sicuramente un gradevole ripasso, per i novizi, una buonissima introduzione.
(Le cover sarebbero due, qui ho postato solo la prima, quella di "Hvarf")


Voto al disco: 7






























Tracklist Giudizio
1.Salka                              

+


2. Hljómalind

++


3. Í Gær

++


4. Von

++


5. Hafsól

+




































Tracklist Giudizio
1.Samskeyti                       

(++)


2. Starálfur

++


3. Vaka

++


4. Ágætis Byrjun

++


5. Heysátan

++


6. Von

++



mercoledì 31 ottobre 2007

Ottobre 2007 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...






























































































Titoli Giudizio
iLiKETRAiNS - Elegies To Lessons Learnt (2007)

8


Radiohead - In Rainbows (2007)

7,5


Devastatations - Yes, U (2007)

7


Band Of Horses - Cease To Begin (2007)

6,5


Matt Pond PA - Last Night (2007)

6,5


Art In Manila - Set The Woods On Fire (2007)

6,5


Kind Of Like Spitting - The Thrill Of The Hunt (2006) + Learn The Songs Of Phil Ochs (2006)

6,5


Babyshambles - Shotter's Nation (2007)

6,5


Reverend and The Makers - The State Of Things (2007)

6,5


Siouxie - Mantaray (2007)

6


Rogue Wave - Asleep At Haven's Gate (2007)

6


Oakley Hall - I'll Follow You (2007)

6


Annuals - Be He Me (2006)

6


Mice Parade - Mice Parade (2007)

6


Schwarz - Havengazers (2007)

6


They Might Be Giants - The Else (2007)

6


She Wants Revenge - This Is Forever (2007)

6


Euros Child - Miracle Inn (2007)

5,5


Blanche - Little Amber Bottle (2007)

5,5


Oxbow - The Narcotic Story (2007)

5,5


Sunset Rubdown - Random Spirit Lover (2007)

5,5


domenica 28 ottobre 2007

Devastations - Yes, U



anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.devastations.net/


commento:


Il trio Australiano, ancora semisconosciuto ai più, lancia il suo terzo disco. Già il precedente "Coal" (2006) era un buon lavoro, ma con questo "Yes, U" centrano in pieno il bersaglio, prendendo una strada che li distingue da tutti gli altri. Il loro pop-rock si impreziosisce di momenti dark-wave (An Avalanche Of Stars) e di un pizzico di slow-core (Oh Me, Oh My) che danno al disco un'atmosfera fioca, intrisa di oscurità, sperimentazione e, perchè no, anche di attimi di dolcezza (The Face Of Love). Ballate tetre e dal sapore mesto si raffinano con inserti elettronici, con distorsioni dilatate e con feedback rumorosi (Rosa). Il tutto si traduce in un risultato dal tono autunnale, uggioso degno compagno di queste giornate grigie e piovose. Il canto non è così fondamentale come per altre band; qui la musica e le melodie la fanno da padroni. Resta comunque sempre ben interpretato in tutte le sue parti dalla voce introversa del bassista  Conrad Standish: a tratti si ha l'impressione si trasformi in un predicatore. Promettevano bene e non hanno affatto tradito...una piacevole novità che troverà tanti nuovi sostenitori!!! Da provare assolutamente!!!


Voto al disco: 7


















































Tracklist Giudizio
1. Black Ice

+


2. Oh Me, Oh My

++


3. Rosa

++


4. The Pest

+


5. As Sparks Fly Upwards

++


6. Mistakes

+


7. The Face of Love

++


8. An Avalanche of Stars

++


9. The Saddest Sound

+


10. Misericordia

(++)



lunedì 22 ottobre 2007

Radiohead - In Rainbows


anno: 2007


genere: IndieRock


links:


Sito ufficiale dove reperire il disco http://www.inrainbows.com/


Blog ufficiale sempre aggiornato http://www.radiohead.com/deadairspace/


Sito in italiano con tutti i testi e le traduzioni, molto bello e completo http://www.idioteque.it/


 


commento:


"...it is the 21st century" dice Tom Yorke in Bodysnatchers, e con questo album, anche la musica vi entra in modo definitivo sia a livello commerciale che a livello musicale. La modalità di distribuzione di "In Rainbows" è ormai nota a tutto il mondo: basta un click di mouse dal proprio computer, senza uscire di casa, e senza scucire un euro. Un gesto che abbiamo fatto tutti (...non negatelo!!!) tante volte per avere un disco; la rivoluzione, però, sta nel fatto di aver reso questo gesto legittimo. Non è una mossa dettata dall'arroganza di una superband strafamosa, è solo la presa di coscienza di quello che già ora è, e che col passare del tempo sarà sempre di più. Questo è il futuro, e come dai tempi di "Ok Computer", "Kid A" e "Amnesiac", i Radiohead dimostrano di vedere avanti dieci anni rispetto a tutti gli altri. Ad ogni modo il processo è ormai inarrestabile e quindi "se non puoi combatterli, fatteli amici". L'arte, sotto qualsiasi forma, è l'evidenza di quello che di buono l'Uomo (...con la U maiuscola...) è diventato, e tutti ne devono poter usufruire in modo libero e lontano dagli schemi commerciali (...con questo non voglio dire, da un piano meramente economico,  che non si debba pagare nulla...chi non  vorrebbe avere tutti i dischi originali pagando volentieri 3, 4 ,5 euro...certo che se i dischi costano 25 euro (...di cui 15 di tasse!!!), uno non ne potrà mai comprare 30 al mese!!!...perchè uno, che non puo' permetterselo economicamente, non puo' godere di questa bellezza??!! Non è giusto!!!). E poi, in fondo, cosa abbiamo in mano ora tutti: nient'altro che una serie in sequenza di freddi bit... L'opera d'arte vera e propria, quella da collezionare, da tenere da parte, da tirare fuori ogni tanto, la reliquia da mostrare e da toccare come qualcosa di vivo e pulsante, potremo sempre averla decidendo (...giustamente!!!) di acquistarla... Magari non a tutti interessa questo aspetto, ma è giusto che tutti abbiano la possibilità di poter recepire quello che l'artista ha da dire...e non sia mai che il messaggio faccia riflettere un po' di più questo povero mondo che va al catafascio...Grazie Tom!!! Dopo la filosofeggiata, torniamo al disco da un punto di vista musicale. "In Rainbows" non ha sicuramente l'impatto innovativo dei tre capolavori precedenti (Ok Computer - Kid A - Amnesiac ...non mi sono dimenticato di Hail To The Thief, ma lo reputo più un disco di protesta che un vero capolavoro, comunque sempre ottimo...); si presenta però come la summa dei tre: c'è un po' di ognuno in questo lavoro. Già dal primo ascolto il disco suona come un classico, come la colonna sonora del nostro tempo, sollevando tutti i dubbi, gli interrogativi e il pessimismo di fondo che attraversano la nostra epoca. Il quintetto di Oxford si presenta più in forma che mai: si abbandonano leggermente le sonorità elettroniche, tornano protagoniste le chitarre, la batteria e gli arrangiamenti d'archi di un perennemente ispirato Johnny Greenwood; ma come sempre, l'asso nella manica del gruppo, è il canto divino di Tom Yorke. Non si può far altro che perdersi e lasciarsi cullare dalla sua voce (...chiudete gli occhi e ascoltate "Nude"!!!). I Radiohead ci sono ancora, vanno dritti per la loro strada, e speriamo che continuino ancora per tanto tempo, perchè sento che ne abbiamo veramente bisogno...


Voto al disco: 7,5


















































Tracklist Giudizio
1. 15 Step

 +


2. Bodysnatchers

 ++


3. Nude

 ++


4. Weird Fishes/Arpeggi

 ++


5. All I Need

 ++


6. Faust Arp

 +


7. Reckoner

 ++


8. House Of Cards

 +


9. Jigsaw Falling Into Place

 ++


10. Videotape

 ++




 


 


 

martedì 2 ottobre 2007

iLiKETRAiNS - Elegies To Lessons Learnt



anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.iliketrains.co.uk/


commento:


Il mese comincia alla grande...e speriamo che sia solo l'inizio. Gli iLiKETRAiNS sono una band inglese, di Leeds, che offre qualcosa di singolare in campo musicale. La leggenda vuole che si siano conosciuti in una stazione ferroviaria...sta di fatto che i cinque sono accomunati dalla passione per i treni (..il nome che hanno scelto è lapalissiano!!!) e nei live si presentano vestiti con le uniformi della British Railways. L'altro tema che li caratterizza è la storia (...si, quella che ci insegnano a scuola...): narrano di tragedie della storia inglese e usano la loro drammatica musica per raccontarcela. L'idea della band è quella di "proporre delle vicende dalle quali l'umanità avrebbe dovuto imparare, quando invece si continuano a fare sempre gli stessi errori". Questo "Elegies To The Lessons Learnt" è il secondo lavoro sulla lunga distanza e viene dopo l'ottimo "Progress/Reform" del 2006 (...disco più corto di questo, ma che contiene, a mio parere, la loro più bella canzone: "Terra Nova"...cercatela ne vale la pena...su YouTube si trova facilmente anche il video da cui si capisce chiaramente il fatto storico a cui si riferisce...Terra Nova era il nome della nave con cui Scott e i compagni raggiunsero l'isola di Ross per la conquista del Polo Sud...come si sa, fini' male per gli inglesi). Il dark e la new wave incontrano il post rock, in un connubio che ritrae delle magnifiche ballate, appassionanti fin dal primo ascolto. Il coagulante di tutto è poi la voce di David Martin: profonda, noir, baritonale, solenne e pacata (...quando il tono della canzone si alza e gli strumenti prendono il sopravvento, la voce non si scompone mai; si fa quasi fatica a percepirla, ma è sempre lì, in un equilibrio magico, perfetto...). E' una musica che ti sale nelle vene, lentamente dal basso, fino a che la senti affiorare dai pori...da pelle d'oca!!! Non è un disco facile; alcune canzoni sono lunghe; richiede attenzione e sicuramente non lo metterete in macchina il venerdì sera per uscire a far baldoria con gli amici...Questo è uno di quei dischi da ascoltare camminando su e giu' per la propria stanza, rimuginando fra se stessi, stando attenti a non perdere la piu' piccola sfumatura di quello che state ascoltando (...prima o poi il pavimento si consuma e cado di sotto!!!). Un disco di spessore, solitario, da affrontare con calma e senza mezze misure di giudizio: o lo ami, o lo odi...io credo optero' per la prima alternativa!!!


Voto al disco: 8






















































Tracklist Giudizio
1.We All Fall Down

++


2.Twenty Five Sins

++


3.The Deception

++


4.The Voice of Reason

++


5.Death of an Idealist

++


6.Remnants of an Army

++


7.We Go Hunting

++


8.Come Over

++


9.Spencer Perceval

++


10.Epiphany

/


11.Death Is The End

++



domenica 30 settembre 2007

Settembre 2007 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...


























































































































Titoli Giudizio
Two Gallants - Two Gallants + The Scenery Of Farewell (2007)

7,5


The Good Life - Help Wanted Nights (2007)

7,5


Sleeping At Last - Keep No Score (2006)

7


Brett Dennen - So Much More (2007)

7


Brandi Carlile - The Story (2007)

6,5


Ray Lamontagne - Till The Sun Turns Black (2007)

6,5


Stars - In Our Bedroom After The War (2007)

6,5


Kula Shaker - Strangefolk (2007)

6,5


The Hush Sound - Like Vines (2006)

6,5


Hot Hot Heat - Happiness LTD (2007)

6,5


Black Francis - Bluefinger (2007)

6,5


Let's Go Sailing - The Chaos In Ordere (2007)

6,5


Robbers On High Street - Grand Animals (2007)

6,5


Les Fauves - N.A.L.T. A Fast Introduction (2007)

6,5


Against Me! - New Wave (2007)

6


Rome - Confessions d'un Voleur d'Ames (2007)

6


Vic Chesnut - North Star Deserter (2007)

6


Soulsavers - It's Not How Far You Fall It's The Way You Land (2007)

6


East River Pipe - Shining Hours In A Can (1994)

6


Turin Brakes - Dark On Fire (2007)

6


A Place To Bury Starngers - A Place To Bury Strangers (2007)

6


Akron Family - Love Is Simple (2007)

6


Thurston Moore - Trees Outside The Academy (2007)

6


Battle - Break The Banks (2007)

6


Kiddycar - Forget About (2007)

5,5


Broken Social Scene Presents Kevin Drew - Spirit If... (2007)

5,5


John Vanderslice - Emerald City (2007)

5,5


Candidate - Oxengate (2007)

5



sabato 29 settembre 2007

The Good Life - Help Wanted Nights



anno: 2007


genere: IndieFolk


link: http://www.thegoodlifemusic.com/


commento:


Altra uscita per la Saddle Creek Records, e a questo punto, a grandi linee, potete immaginare a che genere di musica ci troviamo di fronte. Tim Kasher, frontman dei Cursive, prosegue il suo progetto parallelo sotto il moniker "The Good Life" e registra il suo quarto album. Il disco si compone di dieci ballate folk-pop molto gradevoli, impreziosite da inserti di chitarra elettrica e di organetto. Canzoni tutte molto ispirate e, se vogliamo, veramente indie, come non ne sentivo da tempo...Il livello del disco è costante e non tradisce mai: inseritelo, premete play e lasciatelo andare...vedrete che finirà in men che non si dica, senza che ve ne accorgiate!!! Oltre alla musica deliziosa, l'attenzione si sposta sull'interpretazione di Kasher: riesce a dare, anche in pezzi relativamente brevi, la sua impronta personale...molto bravo!!! Un disco, seppur all'apparenza semplice e senza grandi pretese, piacevolissimo ed immediato, che migliora sempre di ascolto in ascolto...per chi scrive una piccola gemma preziosa!!!


Voto al disco: 7,5


















































Tracklist Giudizio
1. On The Picket Fence

++


2. A Little Bit More

++


3. Heartbroke

++


4. Your Share Of Men

++


5. You Don't Feel Like Home To Me

++


6. Keely Aimee

+


7. Playing Dumb

++


8. Some Tragedy

++


9. So Let Go

+


10. Rest Your Head

++



martedì 25 settembre 2007

Two Gallants - Two Gallants


The Scenery Of Farewell - EP


anno: 2007


genere: IndieFolk


link: http://www.twogallants.com/


commento:


Il giovane duo di San Francisco non si smentisce nemmeno questa volta. A me sono sempre piaciuti, e questa nuova prova non fa che ribadire il mio pensiero. Prodotti dalla (...a noi) ben nota Saddle Creek Records (...tra i fondatori dell'etichetta troviamo il nostro vecchio amico Conor Oberst!!!), pubblicano il terzo album. La particolarità della loro proposta musicale si ripete in questo lavoro come nei precedenti: il loro è un misto di blues-country-folk-punk. Usano elementi caratteristici di questi generi e li mescolano in una musica che è il loro marchio di fabbrica. Musica che sa di America rurale, di praterie aride e sterminate attraversate da arbusti che rotolano spinti dal vento, di caldo torrido, di stivali con gli speroni, di mandrie e di polvere. Il suono della chitarra, sia acustica che elettrica, sempre arpeggiato (...fingerpicking per gli anglofoni...) ricorda molto il tono del banjo, e sovente vengono inseriti pezzi di armonica a bocca...da qui il blues-coutry. Il cantato è quasi sempre su tonalità alte, molte volte è urlato, con lo strillo che sembra strozzarsi nella gola del cantante; il ritmo può variare all'interno della stessa canzone anche più volte, da lento a veloce e viceversa...da qui il folk-punk (...anche se quest'ultimo aspetto si sente forse più nei dischi precedenti). Non mancano comunque le ballate più lente...è tutto un alternarsi, che rende, il lavoro, molto particolare, e il suono, tipico dei Two Gallants. Aggiungo che qualche mese fa è uscito un EP intitolato "The Scenery Of Farewell" composto da cinque canzoni, per lo più acustiche e meno ritmate del solito. Ve lo cito perchè l'ultima ballata, "Linger On", è un pezzo che non si può perdere; otto minuti di canzone arrangiati tra armonica, pianoforte e violini: melodia e poesia allo stato puro!!!


Voto al disco: 7,5 (...voto unico, includendoli entrambi)














































Tracklist Giudizio
1. The Deader

++


2. Miss Meri

+


3. The Hand That Held Me Down

++


4. Trembling Of The Rose

++


5. Reflections Of The Marionette

++


6. Ribbons 'Round My Tongue

++


7. Despite What You've Been Told

++


8. Fly Low Carrion Crow

+


9. My Baby's Gone

++
































Tracklist Giudizio
1. Seems Like Home to Me

++


2. Lady

+


3. Up the Country

++


4. All Your Faithless Loyalties

++


5. Linger On

++




sabato 15 settembre 2007

Brett Dennen - So Much More



anno: 2006


genere: IndieFolk


link: http://brettdennen.net/


commento:


Questa settimana è stata abbastanza proficua...ho da proporvi un altro bel dischetto, niente di nuovo o di alternativo, ma quantomeno, piacevole musica da ascoltare. So Much More è il secondo disco di Brett Dennen, californiano ragazzotto classe '79 dai capelli pel di carota. Il suo è un folk-pop genuino, semplice ed equilibrato; accompagnato dalla sua fedele chitarra acustica ci trasporta attraverso le dieci canzoni dell'album, mescolando la sua voce originale, quasi ingenua, a dei dolci arrangiamenti che rimangono subito impressi nella mente. Il ritmo del folk tradizionale va, in alcuni momenti, a migrare verso dei territori che potremmo definire reggae: il tutto risulta molto gradevole e, ripeto, sempre ben dosato (...il reggae a me non fa proprio impazzire...). E' questa la particolarità del disco: non lo si riesce ad inquadrare in una categoria precisa; mescola un po' di tutto, ma il risultato è un lavoro sempre armonioso. Manca forse la canzone che spicca su tutte le altre, ma la forza della sua opera sta nell'insieme...sinceramente un buon lavoro!!! ...agli amanti del folk acustico non potrà non piacere!!!


Voto al disco: 7


















































Tracklist Giudizio
1. Ain't No Reason

++


2. There Is So Much More

++


3. Darlin' Do Not Fear

+


4. Because You Are A Woman

+


5. She's Mine

++


6. The One Who Loves You The Most

++


7. I Asked When

+


8. When You Feel It

+


9. So Long Sweet Misery

+


10. Someday

++



venerdì 14 settembre 2007

Sleeping At Last - Keep No Score



anno: 2006


genere: IndiePop


link: http://www.sleepingatlast.com/


commento:


Gli Sleeping At Last sono una band dell'Illinois, formata dai fratelli Ryan O'Neal e Chad O'Neal, più il bassista Dan Perdue, giunti al terzo disco, dopo i precedenti Capture (2000) e Ghosts (2003). Dopo i dovuti cenni biografici veniamo alla sostanza. I ragazzi suonano un pop ben orchestrato, con largo uso di pianoforte e di arrangiamenti di archi. La forma canzone, che si ripete praticamente per tutto il disco,  è quella di partire sempre in modo soffuso, per poi esplodere in un crescendo continuo verso il finale (...per usare un termine narrativo, si possono definire dei climax musicali). Le melodie, aiutate dalla particolare voce del cantante, sono il punto di forza del disco: romantiche, sognanti ed anche leggermente malinconiche. Ho letto che sono anche definiti come una band di christian rock, ma dando uno sguardo veloce ai testi, non mi sembra si rivolgano in modo particolare solo ai fedeli (...sul sito ufficiale si trovano tutti i testi...è un bel sito, ben fatto e colorato!!). Comunque nel disco ci sono delle belle canzoni (...su tutte, a mio parere, "Hold Still" e "Quicksand"), sicuramante apprezzabili dai più "poppettari" (...Gialù, questo è tuo!!!). Se cercate un disco per abbandonarvi ai vostri pensieri più intimi, ...avete colto nel segno!!!


Voto al disco: 7


























































Tracklist Giudizio
1. Tension & Thrill

+


2. Careful Hands

++


3. Needle & Thread

+


4. Envelopes

++


5. Hold Still

++


6. Heaven Breaks

+


7. Levels Of Light

+


8. Quicksand

++


9. Umbrellas

+


10. Sing To Me

+


11. Dreamlife

++


12. Keep No Score

+



martedì 4 settembre 2007

IDROSCALOROCK


EDITORS in concerto 01/09/2007


 01092007056Idroscalo, Milano, sabato di fine estate, unica tappa italiana del nuovo tour degli Editors...potevamo mai mancare? Certo che no!! ...e come avremmo potuto perderci il concerto del gruppo che , a detta di tutti (...almeno i conoscenti) entra di diritto  nella Top Ten dell'anno. Non volevo esagerare, ma forse sono addirittura da podio (...vero Stefano?). Comunque aspettiamo , mancano ancora un pò di mesi alla fine dell'anno. Questa volta eravamo un bel gruppetto, ben assortito (...mi sento in dovere di menzionarli uno ad uno, per riconoscenza della bella serata passata insieme!!!): io, Gianni, Augusto, Pruzzo, Stefano, Nicolino e sua sorella Cristina.
Antipasto prelibato con l'esibizione dei Gossip che, vi diro' la verità, mi hanno impressionato più dal vivo che ascoltandoli dal CD. Un'oretta di attesa e poi finalmente eccoli. Vedendo le ridotte dimensioni del palco, e la non editors4
grande affluenza di pubblico (...non saprei, forse un migliaio...ma meglio così!!!), avevo il timore che avrebbero sbrigato la pratica in quattro e quattr'otto...ed invece proprio il contrario!!! Una canzone dietro all'altra, senza pause e senza tanti fronzoli... musica , musica ed ancora musica!!! Impressionante l'affiatamento dei musicisti: chitarra, batteria e basso perfetti, potenti e precisi...e la voce di Tom Smith, ...che dire, semplicemente fantastica!!! (...appena ha attaccato la prima strofa, ci siamo guardati tutti, sgranando gli occhi con un misto di stupore e di rassicurazione...come a dire "è proprio lui, ed è pure in gran forma!!!"). Il tempo vola via veloce, tra un pezzo e l'altro (...la maggior parte dell'ultimo disco, ma anche con qualche ripescaggio del precedente...), editors6aspettando in religioso silenzio le prime note, per vedere se era la canzone attesa e per poi esplodere in urla di incitamento(...non vedevo l'ora di ascoltare "The Weight Of The World"...e quando l'hanno suonata, Tom l'ha introdotta dicendo "this song is for the ladies"...da brividi!!!). Impressionante anche "Smokers Outside The Hospital Door", con tutto il pubblico che cantava saltando e battendo le mani a ritmo. Sul palco Tom recita, gesticola con le mani, e suonando la chitarra si lascia andare anche a giravolte e a salti dal palchetto della batteria...non si sono proprio risparmiati, bisogna dargliene atto...bravissimi!!! A dimostrazione che non ne avevamo proprio abbastanza, e che non ci si stanca mai di ascoltarli, durante il viaggio di ritorno a casa, io, Gianni e Augusto ci siamo risentiti per l'ennesima volta il disco, cantando ed agitandoci più che all'andata...al doppio del volume però, poichè i decibel ci avevano ormai tramortito i timpani...semi-sordi, ma molto felici!!!



01092007053


Ecco qui il gruppo dei pazzi...(in ordine da sinistra: Augusto, Pruzzo, Gianni. Piu' sotto: Nicolino ed il sottoscritto...purtroppo in questa foto mancano Stefano e Cristina...non ne avevo altre...un saluto di cuore a tutti ragazzi!!!!!Ciao!!!)


Un ringraziamento particolare a Gianni, autore di tutte le foto e dei video...questa volta avevo la macchina fotografica, ma dopo due secondi mi sono reso conto di non essere in grado...ad ognuno il suo!!!...bellissime Gianni, thanks!!!!


 


 
























lunedì 3 settembre 2007

Agosto 2007 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...





















































Titoli Giudizio
Okkervil River - The Stage Nams (2007)

7


The Films - Don't Dance Rattlesnake (2007)

7


Cherry Mattehws - Never Said Goodbye (2006)

6,5


The Rumble Strips - Girls And Weather (2007)

6,5


Canadians - A Sky With No Stars (2007)

6,5


The Pines - Sparrows In The Bell (2007)

6


Backworld - Good Infection (2007)

6


My Vitriol - Finelines (2002)

6


Fog - Ditherer (2007)

6


Franklin Delano - Come Home (2006)

6


Earlimart - Mentor Tormentor (2007)

6