giovedì 29 novembre 2007

The Warlocks - Heavy Deavy Skull Lover



anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.thewarlocks.com/news.php


commento


Cupo, deviato, distorto, infernale. Certo non è un inizio molto promettente, ma sono queste le definizioni che vengono subito alla mente mentre si ascolta "The Valley Of Death" (nel player...anche se qui non rende...sullo stereo è tutt'altra cosa). Una colonna sonora dell'orrore e dell'angoscia, ma allo stesso tempo, accattivante come poche altre melodie, difficile da abbandonare. Inquietante ed affascinante; è una paura che non spaventa, ma che ti rapisce e ti incuriosisce, che ti spinge ad andare avanti. Quell'incedere ossesivo, arpeggiato, inesorabile: una lenta rassegnazione all'oscurità. Il canto monotono ed inespressivo, un vagito che sembra uscire dalla bocca di qualche anima dannata di chissa' quale girone infernale; le chitarre sanguinanti di distorsioni e di riverberi che vanno ad confluire in un maelstrom sonoro che tutto risucchia. Cosi anche per "Moving Mountains", lungo pezzo strumentale di psichedelia malsana e deviata, con un finale che sembra un mare in tempesta (...vi dico la verita': ascoltando questi due pezzi mi sono venuti alla mente i Radiohead...molto degenerati, ma comunque proprio loro!!!). Ma non è tutto cosi': Il tono sembra ammorbidirsi ogni tanto ("So Paranoid” e “Dreamless Days”) lasciandosi andare ad uno shoegaze romantico, ma senza mai abbandonare totalmente quel tocco di oblio che pervade tutto il disco. Basta dare una rapida lettura alla tracklist e un occhio alla cover per capire che aria si respira da queste parti...Tirando le somme, questi Californiani, arrivati al quarto disco (...mai sentiti prima!!!), mi sono proprio piaciuti. Anche qui, come per il disco dei Muzak, non si trova nulla di commerciale; quindi è dedicato a chi vuole provare qualcosa di diverso...fatevi coraggio, fidatevi, ci sta!!! Anche nell’oscurità c’è una speranza di tanto in tanto!!! (...e se ve lo dico io...)


Voto al disco: 7










































Tracklist Giudizio
 1. Valley of Death

++


2. Moving Mountains

++


3. So Paranoid

++


4. Slip Beneath

++


5. Zombie Like Lovers

+


6. Dreamless Days

++


7. Interlude in Reverse

/


8. Death, I Hear You Walking

/



sabato 24 novembre 2007

Muzak - In Case Of Loss, Please Return To:



anno: 2006


genere: IndieRock


link: http://www.muzakmusic.com/


commento:


Disco d'esordio per questa giovanissima band nostrana, così ricco di idee e di riferimenti che è quasi impossibile farne una descrizione accurata. Lavoro lungo ed ambizioso, che si inserisce nell'ambito del post-rock con i lunghi ed evocativi passaggi strumentali. Ma non è solo questo...c'è molto altro: elettronica e campionamenti, elementi folk, ambient, jazz-rock ed interventi vocali. Un impasto sonoro che unisce di tutto senza per questo risultare mai vago, confusionario o senza idee, anzi tutt'altro... Un intrigante mix, acustico ed elettrico, con tromboni e violini che si sposano a chitarre e sintetizzatori; anche le atmosfere che si susseguono sono diverse e molteplici: dal malinconico al festoso, dallo psichedelico al graffiante. Un bel disco, vario e pieno di spunti interessanti, che dimostra una grande maturità compositiva. Ascoltate ad esempio la ballata per piano e telefoni cellulari "In Case Of Dream Without Numbers" che ho aggiunto al player. Vi avverto...non c'è niente di pop in questo lavoro, quindi i non interessati lascino perdere... per coloro che vogliono andare un poco più in là... da non ignorare!!! Se lo meritano!!!


Voto al disco: 7






























































Tracklist Giudizio
1. The Holy Graal Is Buried Under The Football

++


2. In Case Of Loss

++


3. First Time: Only Supernaut

+


4. Cathedrals In The Desert

++


5. The Trojan Horse Is Buried Under The Football Ground

+


6. Oxygen, Opiates And Other Pale Ideas

++


7. First Time: Only Supernaut (Coda)

(+)


8. Telemachus Is Walking On Arvasì

++


9. Keny. Lanisgoo

+


10. In Case Of Dream Without Numbers

++


11. The Black Holes Help Us To Understand Our Next Microscopical Life

++


12. If Me You Fly I Am Your Wings

+


13. Sad Hydrogen And Small Hard Tack Fish

(+)



lunedì 19 novembre 2007

The Killers - Sawdust


the_killers_sawdust


anno: 2007


genere: IndieRock


link: http://www.thekillersmusic.com/


commento:


Sawdust è una compilation di B-sides, rarità, cover e remix dei nostri beneamati Killers. Sono d'accordo sulla questione che non hanno fatto altro che recuperare varie registrazioni e metterle insieme in un'unico lavoro, e che quindi non si possa parlare di un vero e proprio nuovo disco. Ma che CD hanno assemblato!!! C'è gente che si leccherebbe tutte le dita delle mani e anche quelle dei piedi per fare un disco così!!! Mi rendo conto che i fans internauti avevano già "recuperato" i vari pezzi a destra e a manca, ma qui li abbiamo tutti comodamente a portata di mano; e inoltre ci sono alcune perlette che meritano di essere rivalutate con calma. Si comincia alla grande con la collaborazione della voce dell'idolo intramontabile Lou Reed  (...inchino!!...quanto gli dobbiamo tutti noi amanti del R'n'R...); subito dopo, "Shadowplay", cover dei Joy Division, che non perde il fascino originale nella nuova interpretazione. Che dire di "Leave The Bourbon On The Shelf" e di "Sweet Talk"...ascoltate come Brandon Flowers le canta (...e sono canzoni scartate rispettivamente da Hot Fuss e da Sam's Town...incredibile!!!). Poi la nuova registrazione di "Indie Rock & Roll"...ogni volta che la senti è sempre più coinvolgente!!! (...e siamo solo a metà!!!). "The Ballad Of Michael Valentine" potrebbe tranquillamente diventare un singolo, così come "Daddy's Eyes" e "Change Your Mind";  la versione al piano di "Sam's Town" con arrangiamento di archi è semplicemente fantastica!!! (...questa non l'avevo mai sentita...sono senza parole...repeat, repeat a raffica!!!). Anche la terza cover non sfigura di fronte all'originale (...l'ho fatta pure ascoltare a mio padre, amante dei Dire Straits...anche se qua molto del merito non sta a loro, ma alla bellezza della canzone in se'...). Sarà che a me piacciono da impazzire e che quando hanno suonato al "Rolling Stones" ci hanno fatto delirare, ma non posso far altro che consigliarvi questo disco...e non gli do 8 solo perchè è una raccolta!!!


Voto al disco: 7,5


















































































Tracklist Giudizio
1. Tranquilize (feat. Lou Reed)

++


2. Shadowplay (Joy Division)

++


3. All The Pretty Faces

+


4. Leave The Bourbon On The Shelf

++


5. Sweet Talk

++


6. Under The Gun

++


7. Where The White Boys Dance

+


8. Show You How

++


9. Move Away

+


10. Glamorous Indie Rock & Roll

++


11. Who Let You Go

+


12. Th Ballad Of Michael Valentine

++


13. Ruby, Don't Take Your Love To Town (The First Edition)

+


14. Daddy's Eyes

++


15. Sam's Town (Abbey Road Version)

++


16. Romeo And Juliet (Dire Straits)

++


17. Change Your Mind

++


18. Mr. Brightside (Remix)

+








giovedì 15 novembre 2007

ALCATRAZ - Milano


INTERPOL in concerto 13/11/2007


 Immag001"...tranquillo Giovannino, tanto ora che cominciano...inizieranno alle 11:00!!!"....ecco, questa è la frase che a Giovannino non devi mai dire!!!!!!!....già dire Giovannino è dire ritardo!!!! Ammetto, non grave ritardo, ma sempre di ritardo si tratta....Parcheggio-rapina sul semaforo e dentro di corsa....ore 9:35...Direzione bar...'zzo stanno già suonando!!!...al primo tipo che vedo:"Ma hanno già suonato Pioneer ??" (Sapevo che era la prima...vero Sarah ???!!!!!...la tua scaletta, lo sapevamo già!!!!!) Risposta"Chi?, cosa?....ah, si è stata la prima...due secondi fa..." (Nooooooooooooo!!! Ritratto della delusione sui nostri volti!!!!). Ma solo per un secondo, lo smarrimento è andato subito scemando, sommerso dal fiume di decibel che ci arrivava addosso!!!! Premetto che non ero mai stato all'Alcatraz e,cavoli!!, è enorme dentro...me lo aspettavo più piccolo;Immag003 sta di fatto che era pieno di gente di ogni tipo, e non siamo riusciti ad avvicinarci più di tanto...una trentina di metri ci separavano dal palco, ma si vedeva comunque abbastanza bene...e gli Interpol erano là, tutti (anzi ce n'era uno di piu'...erano in cinque sul palco), belli composti nei loro rigorosi vestiti scuri, non troppo presi dall'evento, con quel loro solito atteggiamento, che ad un primo momento puo' sembrare da fighetti (...un po' lo sono...) ...ma non è stato proprio cosi', e lo si è capito da come hanno suonato...perfetti!!! (...ma erano in playback?? avevano attaccato il CD??) Certo non si lasciano proprio mai andare, ma a quello ci abbiamo pensato noi : che casino...che salti!!! (...alla mattina mi sono alzato con un dolore alla scapola destra....devo essermi slogato qualcosa...sarà l'età che avanza...poco male, mi sono regalato un giorno di ferie!!!...) Le canzoni le conoscete, hanno ormai un repertorio di tutto rispetto, ma sentite suonate cosi', una dietro all'altra, erano ancora più belle, accompagnate dall'atmosfera, dalla gente che si agita e canta, e dalle luci del palco!!! 13-11-07_2200Veramante emozionante!!! Bellissima l'esecuzione di "Slow Hands", forse perchè era un po' che non la ascoltavo, forse per il fatto che è già coinvolgente di suo, ma che salti che mi ha fatto fare!!! E "The Lighthouse", con quella sua atmosfera dilatata, la voce effettata con quell'eco lontana...era uguale all'originale, cantata magistralmente da un Banks che non è andato oltre ad un "grazie" in italiano(...va be', è perdonato...viene da New York...mai piu' imparera' l'italiano...fighetta!!!) Tutte le canzoni sono state eseguite in modo impeccabile, rendendo lo show un'esibizione indimenticabile e sicuramente di alto livello. Nel complesso, una prova dal vivo superata brillantemente, davanti ad un pubblico che li ha acclamati calorosamente dall'inizio alla fine: e loro ci hanno regalato proprio una grande serata di musica...si realmente di sola musica...ma che musica!!!


Al solito il materiale multimediale è quello che è...e poi se dico a Giovannino di registrare e lui non registra niente!!! (...ha passato due ore col braccio alzato e il telefono in mano...a alla fine...niente...si è accorto che non ha salvato niente...tutto aveva perso...va be', che ci volete fare...è Giovannino!!!). Un saluto, come sempre, ai soliti affezionati: Pruz, Stefano, Nicolino, Sarah....Ciao!!!!!


Un appunto (...visto che ma l'ha menata telefonicamente..), Giovannino è riuscito a fare ben 8 foto, due delle quali le potete apprezzare sulla destra!!!!....Thanks Joan!!!


PS: abbassate il volume del video...si sente un pochino meglio...serve solo per darvi un'idea dell'atmosfera che si è vissuta la dentro...Gran concerto!!!


 












mercoledì 7 novembre 2007

Sigur Ros - Hvarf / Heim



anno: 2007


genere: IndiePop (...non definibile...è Sigur Ros!!!)


link: http://www.sigur-ros.co.uk/


commento:


Dopo due anni di silenzio i Sigur Ros si ripresentano sulle scene con un doppio album: il primo, "Hvarf", contiene cinque brani registrati in studio, dei quali i primi tre sono inediti; il secondo, "Heim", si compone di sei canzoni già edite, rivisitate in chiave acustica. Non aspettatevi niente di nuovo ed originale, i Sigur Ros aggiungono solo un nuovo piccolo tassello alla loro discografia, e la sostanza è quella di sempre. Nel primo disco tutto suona come un "classico Sigur Ros" e, secondo me, la cosa bella è proprio questa... I sentimenti evocati, le atmosfere che trasmettono, sono da sempre la loro firma: la dolcezza, la fragile sensibilità, la sensazione di spazi sterminati e l'aurea di mistero che riescono a comunicare senza l'uso delle parole è unica e difficilmente eguagliabile (...Jonsi Birgisson, nella maggior parte delle sue composizioni, usa una lingua inventata (hopelandic o hopelandish), poichè considera la voce alla stregua di uno strumento musicale...le altre canzoni sono comunque cantate in Islandese!!!). Il secondo CD, quello "unplugged", è veramente disarmante per quanto è armonioso; con l'accompagnamento delizioso del quartetto d'archi Amiina, potrebbe sembrare una composizione tutta nuova... La piacevolezza dell'ascolto è quella di tutte le volte: per quelli che già li conoscevano, sarà sicuramente un gradevole ripasso, per i novizi, una buonissima introduzione.
(Le cover sarebbero due, qui ho postato solo la prima, quella di "Hvarf")


Voto al disco: 7






























Tracklist Giudizio
1.Salka                              

+


2. Hljómalind

++


3. Í Gær

++


4. Von

++


5. Hafsól

+




































Tracklist Giudizio
1.Samskeyti                       

(++)


2. Starálfur

++


3. Vaka

++


4. Ágætis Byrjun

++


5. Heysátan

++


6. Von

++