venerdì 28 marzo 2008

I Am Kloot - Play Moolah Rouge



anno: 2008


genere: IndieRock


link: http://www.iamkloot.com/


commento:


Quando si dice che la classe non è acqua... E che gli I Am Kloot abbiano una classe innata lo dimostra ancora una volta questo "Play Moolah Rouge", quarto lavoro della band di Manchester, registrato in soli due giorni in presa diretta al Moolah Rouge di Stockford. Il disco arriva quasi 3 anni dopo quel mezzo capolavoro (...almeno per me!!!) che si chiamava "God and Monsters" e i nostri dimostrano di non aver perso le peculiarità che li hanno fatti apprezzare dalla critica e dal vasto pubblico: se vogliamo, in questo "live", viene a galla ancora piu' chiaramente la loro spontaneità e la loro gradevole genuinità malinconica. I 10 brani che compongono l'album sono, come sempre, tutti ben riusciti, immediati ed onesti, e si avvalgono della formula di sempre: la voce di Bramwell e la sezione ritmica Jobson-Heargreaves, coadiuvati questa volta da due  fratelli, Norman e Colin Mc Leo. Il disco era inizialmente reperibile solo ai concerti durante la tournèe dello scorso novembre, mentre ora è acquistabile in edizione digipack limitata (numerata dalla band) sul sito di Townsend Records (...solo 2000 copie in tutto!!) Le canzoni sono tutte bellissime, anche se forse un po' troppo semplici (...ma non dimentichiamoci che sono registrate in diretta...); su tutte, vi segnalo "Down At The Front", la mia preferita (...forse anche la piu' struggente...sarà un caso??!!), con quel pianoforte e voce da brividi, e poi con l'ingresso di batteria e sferzate di chitarra languida: ideale da ascoltare in macchina ad un volume da stordimento. Un disco intimo, perfetto da ascoltare assieme solo "a chi puo' capire"...


Voto al disco: 7,5


















































Tracklist Giudizio
1. One Man Brawl

+


2. Chaperoned

++


3. Ferris Wheels

++


4. Hey Little Bird

+


5. The Runaways

++


6. Down At The Front

++


7. Someone Like You

+


8. Suddenly Strange

++


9. Only Role In Town

++


10. At The Sea

+



mercoledì 26 marzo 2008

Evangelicals - The Evening Descends



anno: 2008


genere: IndiePop


link: http://www.myspace.com/evangelicals


Al loro secondo disco, la band dell'Oklahoma, ci mette tra le mani una bella gatta da pelare. Si, proprio cosi'...perchè ascoltarlo e capirci qualcosa, risulta abbastanza complicato (...almeno per il sottoscritto...). Questo "The Evening Descends" è un vortice di suoni, un miscuglio di atteggiamenti ora teatrali e pomposi, ora lisegici ed evocativi; è un'accozzaglia di momenti orchestrali, psichedelici, bizzarri, cantilenanti... (...mi fermo... ma potrei usare tutti gli aggettivi che trovo sul vocabolario: andrebbero comunque tutti bene!!!). L'attributo principale che mi viene alla mente è imprevedibile: si, perchè la struttura dei brani e il modo di cantarli sembra partorita da una mente delirante. Ma alla fine, la cosa più stupefacente di tutte, è che esiste un'imbastitura di fondo che sorregge questa creatura apparentemente creata dal caso. Dentro ci si trova un poco di tutto, e paragonarli a qualcuno non è facile: ne ho lette di tutte, ma forse le assonanze più azzeccate (...per quello che io conosco...) stanno tra gli Arcade Fire e i Flaming Lips (...tra l'altro loro conterranei). Di sicuro è che sono ben strani, e che il loro psych-pop è ben lungi dall'essere inquadrato in una qualsiasi comune categoria. Vi diro' la verità: credo non li ascoltero' molto oltre questo mese, ma una cosa cosi' la si deve ascoltare (...anche solo per il fatto che ci si lamenta che tutti sembrino copiarsi, e trovare qualcosa di veramente nuovo al giorno d'oggi è cosa non facile!!!). Alla fine mi resta la strana sensazione di essere stato preso in giro per 45 minuti da questa sarabanda...ma è solo un momento: brani travolgenti e surreali, di voci volteggianti e di percussioni febbrili, si amalgamano ad atmosfere metafisiche ed effetti acidi, con un'alchimia che sa di magico. Complimenti!!! E' veramente dura (...come pensavo all'inizio...) riuscire a descrivere tutto cio' a parole!!! I fan dell'indie (...che piu' indie non si puo') lo troveranno sicuramente molto interessante ed i curiosi un ascolto glielo devono...assolutamente!!! (...anche se uno solo non puo' bastare ad inquadrare il tutto...)...chi non è fanatico, lo eviti accuratamente...


Voto al disco: 7,5






















































Tracklist Giudizio


1. The Evening Descends



+


2. Midnight Vignette

+


3. Skeleton Man

++


4. Stoned Again

+


5. Party Crashin'

++


6. Snowflakes

++


7. How Do You Sleep?

++


8. Bellawood

++


9. Paperback Suicide

+


10. Here in the Deadlights

++


11. Bloodstream

++