mercoledì 8 dicembre 2010

Novembre 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli

Giudizio

Black Francis - The Golem (2010)

6,5

Electric President - The Violent Blue (2010)

6,5

PS I Love You - Meet Me At The Munster Station (2010)

6,5

Playfellow - Carnival Off (2010)

6,5

Kings Of Leon - Come Around The Sun (2010)

6

The Extra Lens - Undercard (2010)

6

Cocoon - Where The Oceans End (2010)

6

Josiah James - Oceans (2010)

5,5






PS I Love You - Disco con un sound molto particolare, sintetico, sporco e abbastanza schizzato. Non ci si può fermare ad un singolo ascolto...è necessario dargli un poco di tempo per poter apprezzare le piccole sfumature che si nascondono al suo interno, perchè ad un primpo ascolto si potrebbe pensare ad una semplice accozzaglia di rumori, effetti e canti sguaiati. Non è per niente male, ...nel suo genere. Su tutte la title-track (con reprise finale) e "Facelove". (6,5)


Josiah James - Lui, la sua chitarra, un po' di piano e un vagone di melodie sdolcinate... Da MTV charts pomeridiana per le ragazzine di oggi. Sembra una cosa indecente vero?!!, ma in realtà io me lo sono anche ascoltato con un certo piacere...molti storceranno il naso, ma per me è passato via liscio...la quasi sufficienza se la merita, per l'impegno. (5,5)


The Extra Lens - La voce di John Darnielle è inconfondibile e bellissima...mi ricorda sempre la prima volta che ho ascoltato The Sunset Tree...quanto mi era piaciuto quel disco!!!...Belle "Adultry", "Communicating Doors" e " Some Other Way", ma sul finale delude un po'... (6)


Playfellow - Non ho trovato molte notizie su di loro: sono tedeschi, cantano in inglese, un folk-rock orchestrale davvero niente male, con melodie e accelerazioni molto coinvolgenti. Bella anche la voce; bravi!!!, meritano sicuramente di essere conosciuti!!! (6,5)


Cocoon - Loro invece sono francesi: melodie folk molto soft e una voce dolcissima...purtroppo però, a mio parere, poco incisivi: tutto bene ma poca originalità (6)


Electric President - I due ragazzi in questione (Ben Cooper e Alex Kane) hanno classe, non c'è nulla da fare. Dal primo stupefacente disco del 2006 con titolo omonimo ne è passato di tempo, ma questo, se vogliamo, ne è il suo degnissimo sucessore. Non a quei livelli, ma ad ogni modo bellissimo: indietronica da manuale, deliziosa, venata di quella giusta malinconia, con alcune accelerazioni da palpitazioni (ascoltate la title track e la conclusiva "All The Distant Ships"). Un'emozione che non vi lacerà indifferenti!! E ancora "Mr Gone"e "Feathers". (6,5)


Kings Of Leon - La critica gli ha dato addosso in tutti i modi...ma a me sto disco non è dispiaciuto; non so che dirvi. Si, è un po' deboluccio, lentino forse, poco vero rock, e forse anche come leggo "cercando di continuo la drammaticità, l'epicità a buon mercato e il sentimentalismo da accendino acceso senza un minimo di originalità". Io penso che in fondo le canzoni passabili ci sono; dopo quello che si è ascoltato anche quest'anno, non mi sento proprio di disprezzarli in questo modo. Io li salvo (...e non li ho mai amati tanto nemmeno prima...), poi fate voi. Mi piacciono "The End", "Mary", "The Face", "No Money". Sulla versione de-luxe, bella anche "Closer".  (6)


Black Francis - Disco derivato dall'original soundtrack di un lavoro che ha a che fare con il film (leggo e riporto pari-pari..) 'capolavoro del cinema espressionista tedesco del 1920 The Golem: How He Came into the World'. Ad ogni modo, ne è uscito un disco di 18 canzoni nelle quali si ritrova l'arte di quell'animale rock'n'roll che è Francis Black. Rock blues allo stato puro, come sempre nel suo stile (...un po' alla Daniel Johnston in alcuni casi)...a mio modo di vedere bravissimo!!! Ascoltate "The Flower Song"... (6,5)

lunedì 22 novembre 2010


THE NATIONAL in concerto - 16/11/2010 - Alcatraz - Milano

INTERPOL in concerto - 17/11/2010 - Palasharp - Milano


Mi prendo questo piccolo spazio per raccontarvi in breve un uno-due che ha visto protagonisti il sottoscritto e Giovannino, per una doppia serata di gran musica la settimana appena passata.

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Martedì 16 siamo andati all'Alcatraz, per ascoltare per la prima volta questi fantastici The National... e direi che l'esibizione non ha tradito le attese.
Dopo un ottimo (...anche se ascoltato un poco superficialmente, alcuni passaggi hanno incuriosito le mie sempre attente orecchie...) pre-concerto da parte del gruppo spalla Phosphorescent, ecco che Matt Berninger e soci fanno il loro ingresso.
L'atmosfera è molto intima, un attesa mista a curiosità si aggira tra la piccola folla radunata sotto al palco (...non siamo in tantissimi, è questo rende il tutto ancora piu' bello!!!).
I fari illuminano per pochi secondi la scena e il grosso telone dietro agli interpreti, che fungerà da schermo sul quale verranno proiettate le immagini che accompagneranno lo show. 16112010241
Dentro di noi la domanda era la solita: chissà con cosa cominceranno??? ...e con grande nostra sorpresa si parte in modo del tutto inaspettato con (...udite udite!!!) la canzone che più attendevo: "Runaway".
Si, un inizio strano, con una canzone "lenta"...un vero colpo di genio!!! ...e qui già si preannuncia una grande serata di musica, anche perchè fin dalle prime due frasi si capisce che il "vocione" di Berninger questa sera è proprio in forma, tanto da fare dire a Giovannino che è forse meglio che sul disco!!!
Si passa così da pezzi nuovi a pezzi più vecchi, in un continuo crescendo, sia in senso musicale, che in senso emozionale: da "Bloodbuzz Ohio" a "Slow Show", da "Conversation 16" a "Fake Empire".
Tutti ascoltano abbastanza composti la performance, ma non per mancanza di entusiasmo, ma proprio perchè nessuno si vuole 16112010248perdere una sola nota di tutto quello che sta succedendo: il pubblico è letteralmente rapito dalla musica e dalla voce di Berninger!!!
E si va avanti così fino alla finale "Terrible Love" dove Matt scende dal palco e con in mano il microfono a filo attraversa tutto il pubblico, che rimane un po' stupito da questo gesto, cantando a squarciagola "It takes an ocean not to break!!!", fino a che molla tutto e scompare attraverso una porta di sicurezza sul fondo del locale. Il tutto si era aperto con un colpo di scena e si è concluso allo stesso modo; bellissimo, una serata che ci ricorderemo!!!








SETLIST: 'Runaway', 'Anyone's Ghost', 'Mistaken For Strangers', 'Bloodbuzz Ohio', 'Slow Show', 'Squalor Victoria', 'Afraid Of Everyone', 'Available / Cardinal Song', 'Conversation 16', 'Sorrow', 'Apartment Story', 'Abel', 'Daughters Of The Soho Riots', 'England', 'Fake Empire', 'About Today', 'Lucky You', 'Mr. November', 'Terrible Love'



Mercoledì 17, e siamo di nuovo a Milano. Questa volta al Palasharp per l'ennesimo concerto dei nostri amati Interpol.
17112010253Questa è ormai la terza volta che li vedo, e mi sento di dire che ormai quasi li conosco (...scherzo naturalmento, magari fosse vero...).
Il fatto di vederli dal vivo quindi non era l'emozione principale della serata, diciamo che l'abbiamo preso più come un buon motivo per ritrovarsi e passare una bella srata tra amici, visto che oramai non ci si vede spesso (...e già che ci sono saluto tutti coloro che c'erano!!!).
Ed invece vedi che anche questa volta mi stupiscono, e non  poco, con una scaletta che non mi aspettavo; grande rilevanza per Antics con ben 7 canzoni: praticamente tutto l'album, all'appello mancava purtroppo solo la bellissima "Next Exit" (...già che c'erano potevano fare anche quella!!!), e come sempre "Slow Hands" ci ha fatto saltare come matti!!!
Al contrario solo 5 per l'ultimo lavoro, e mancava la mia preferita (...lo sapevo già prima di partire da casa che non l'avrei sentita :-(...), naturalmente "The Undoing".

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Va beh, al suo posto hanno piazzato "NYC" e "PDA" che ci hanno portato indietro di alcuni anni, non senza un po' di nostalgia; che pezzi ragazzi!!!
Loro sono sempre gli stessi, rigorosamente sempre elegantemente vestiti di scuro, perchè l'immagine ha sempre la sua importanza per chi è di New York(...so' pure ironico!!! ah ah ah...); inoltre questa sera Paul oltre ai soliti "grazie" di vecchia data, si è lanciato anche in una frase in perfetto italiano: "Barricade, come si dice in italiano? Non so!!!".





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Cavoli!!!, bravo, questa volta si è sbattuto un po' di più del solito; mi è proprio piaciuto.
Alla fine è venuto fuori un concerto bellissimo, che proprio non mi aspettavo, anche se sulla bravura degli interpreti non vi era alcun dubbio!!!
Va beh, adesso mi devo riposare un pochino, perchè due botte così in una sola settimana vanno smaltite con calma...sono troppo vecchio ormai!!! :-)












SETLIST: 'Success', 'Hello To The Angels', 'Narc','Length of Love', 'Summer Well', 'Rest My Chemistry', 'Slow Hands', 'C'mere', 'NYC', 'Barricade', 'Take You On A Cruise', 'Lights', 'PDA', 'Memory Serves', 'Not Even Jail', 'The Lighthouse', 'Evil', 'The Heinrich Maneuver'

martedì 2 novembre 2010

Ottobre 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...


Titoli

Giudizio

Archive - Unplugged (2004)

7

iLiKETRAiNS - He Who Saw The Deep (2010)

6,5

The Walkmen - Lisbon (2010)

6

The Thermals - Personal Life (2010)

6

Crippled Black Phoenix - I, Vigilante (2010)

6

Of Montreal - False Priest (2010)

5



The Thermals - La solita musica da party ...ma questa volta il lavoro è un po' minore; mancano le hit da classifica(...tipo Pillar Of Salt o Returning To The Fold ad esempio...) che li hanno resi famosi in passato. Lo stile comunque è sempre lo stesso; carine I'm Gonna Change Your Life e Power Lies.


Crippled Black Phoenix - Un buon lavoro prog-rock ...gli amanti del genere e i loro fans apprezzeranno sicuramente. A mio parere non male, anche se non mi ha colpito per innovazione ...tecnicamente buonissimo.


Of Montreal - Musica molto particolare ...a tratti bellino e a tratti sconcertante... non mi è piaciuto...no, no...


The Walkmen - ehhhh....boh...non mi convince molto questo nuovo lavoro...un carosello di suoni che però non trova un amalgama, e in piu' non ci sono grandi melodie, anzi...unica cosa positiva la voce di Leithauser ...Bows and Arrows (uno dei miei dischi preferiti) è un ricordo ormai lontano...


iLiKETRAiNS - Altro gruppo dei miei preferiti che aspettavo al varco ...speravo sicuramente meglio. Il disco in se non è brutto, ma mi sembra che ci siano ben poche idee rispetto al passato...hanno perso un pò di quella solennità che mi piaceva tanto... Ma in sti periodi si può benissimo ascoltare; See Of Regrets su tutte.


Archive - Questo era l'ultimo degli Archive che mi mancava... un classico unplugged, di canzoni loro e di alcune cover...che dire?!!...è proprio bello...che bella voce!!! ...e basterebbe solo la versione acustica di Goodbye...un'emozione.

lunedì 4 ottobre 2010

Settembre 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli

Giudizio

Eels - Tomorrow Morning (2010)

6,5

Black Mountain - Wilderness Heart (2010)

6,5

The Black Angels - Phosphene Dream (2010)

6,5

Interpol - Interpol (2010)

6,5

Stars - The Five Ghosts (2010)

6

Mary Gauthier - The Foundling (2010)

6

Hey Marseille -To Travel & Trunks (2008)

6

Brandon Flowers - Flamingo (2010)

6

Crocodiles - Sleep Forever (2010)

5,5

Tired Pony - The Place We Run From (2010)

5,5


Eels - Terzo disco per Mister E nel corso di poco più di un anno. Niente di eclatante, ma come sempre ottima fattura...forse il più solare della trilogia.


Black Mountain - Il disco non mi ha lasciato per niente insoddisfatto! Certo la critica sarà come sempre di attingere ad un sound rock tipico degli anni 70, tutta roba sentita e risentita...ma secondo me loro lo fanno bene, e non ci si stanca ad ascoltarli. Su tutte "Radiant Hearts" e "Old Fangs".


Tired Pony - Supergruppo (...o almeno così si dice...) formato da Peter Buck (REM), Scott McCaughey (Minus 5), Richard Colburn (Belle & Sebastian) e Gary Lightbody (Snow Patrol)...e il disco in effetti suona proprio come un lavoro degli Snow Patrol. Io non ci ho trovato nulla di interessante (...c'è pure Tom Smith che canta "The Good Book"...).


Stars - Sono sempre loro: un po' shoegaze, un po' synth, misto ad una orchestralità tipicamente canadese. Bella "Changes" e il brano di apertura "Dead Hearts", ma anche l'incalzante "How Much More". In ogni caso non sono mai stati tra i miei preferiti.


Mary Gauthier - Folk, country, rock per raccontare in 10 tracce la propria vita. Una biografia dura e difficile, raccontata con una bravura innegabile. Ottimo gli amanti del genere.


Hey Marseille - Band di folk orchestrale da Seattle composta da ben sette elementi. I pezzi sono ben suonati, ma non si distinguono particolarmente per originalità.


Brandon Flowers - Chiaramente non un album che resterà nella storia...ma al quale una ascoltata la si può anche dare. Molto pop, da MTV chart. In ogni caso "Welcome To Fabulous Las Vegas" mi ricorda la vacanza di questa estate!!! Viva Las Vegas!!!


The Black Angels - Rock psichedelico, fumoso ed ottenebrante, con delle belle accelerazioni. A mio modo di vedere il cantato è un po' troppo monotono, anche se partecipa a dare un senso ipnotico alla musica. Non male per chi ama il genere.


Crocodiles - Anche qui un rock garage psichedelico con uno sfondo lo-fi. Per me però un disco poco incisivo, poco personale, e soprattutto un po' tutto uguale come sonorità. Non mi piace molto.


Interpol - Questa volta l'ho ascoltato per bene prima di emettere un giudizio...e alla fine non mi sento di stroncarlo; anzi, qualcosa di buono c'è, almeno per quanto riguarda la prima metà del disco. Scuro, cupo, dark al punto giusto, ma gli mancano quelle impennate emotive che ci piacciono tanto; ci provano un po' in "Memory Serves" e in " Summer Well". Poi un poco si perde in atmosfere troppo rarefatte prima di un bellissimo finale; "The Undoing" mi piace tantissimo!!! Un lavoro senza infamia e senza lode, e ora li aspetto live tra poco. Concluderei con "...al puro perder el ganar no compara...".

martedì 24 agosto 2010

Luglio / Agosto 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...


Innanzi tutto vi devo dire che mi vergogno un pò...quattro dischi in due mesi!!! Non ho mai fatto peggio di così, mi impegno ufficialmente a cercare di rifarmi prossimamente. Spero di trovare finalmente un po' di tempo...più si va avanti e più le menate aumentano...rimpiango sempre più i bei tempi spensierati che furono!!!


Titoli

Giudizio

Perfume Genius - Learning (2010)

6,5

Villagers - Becoming a Jackal (2010)

6,5

Arcade Fire - The Suburbs (2010)

6

I Am Kloot - Sky at Night (2010)

6



Villagers - Un disco ben riuscito, un pop a volte sinfonico, e a volte malinconico, ma con molte variazioni e spunti personali che lo rendono interessante all'ascolto. Un buon esordio, anche se non esaltante...


Perfume Genius - Ecco, questo invece è proprio malinconico! Lui è un ragazzo di Seattle che con pochi mezzi, un pianoforte e un'approccio completamente lo-fi, ci racconta le sue storie amare e spigolose...Questo mi piace, ma se decidete di ascoltarlo, siate preparati ad un'atmosfera cruda, intima e sicuramente triste.


Arcade Fire - Non so...non so più...che sia forse colpa mia?!?...gusti troppo difficili?!?...forse è che non capisco...boh!!! Sta di fatto che questo per me non è un disco degli Arcade Fire. Non c'è più niente di tutto quello che li aveva contraddistinti. Mi spiace, sarò forse troppo drastico, ma la delusione è tanta (...tanta, e pure sommata a tante altre...): un anonimo disco da 6 che chiunque poteva scrivere (...pure troppo lungo)...salvo in tutto 5 canzoni: The Suburbs, Half Light I e II, Suburban War, Wasted Hours...si, ma che fatica!!!


I Am Kloot - Ahia!!! Ci risiamo...comincio a diventare noioso anche a me stesso!!! Qui salvo solo To The Brink, che in fondo è proprio bella. Pure loro...che tristezza!!!

venerdì 9 luglio 2010

Giugno 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli

Giudizio

Micah P. Hinson - ...and The Pioneer Saboteur (2010)

6,5

Race Horses - Goodbye Falkenburg (2010)

6,5

Meursault - All Creatures Will Make Merry (2010)

6,5

The New Pornographers - Together (2010)

6

The Wave Pictures - Susan Rode The Cyclone (2010)

6



Meursault - Segnalato da Addison...disco interessante, lo-fi, a tratti elettronico, sporco, nebbioso, farraginoso. In alcuni momenti mi ricordano, come approccio, i The Rural Alberta Advantage...da ascoltare Crank Revolutions, What You Don't Have e Another...un sound molto personale.


The New Pornographers - Non mi sono mai piaciuti tanto, e con questo nuovo confermano la mia idea...non c'è nulla che rimarrà impresso, ma come sempre pop-rock molto ben suonato.


The Wave Picture - Il loro solito bel dischetto di canzoni orecchiabili...ai fan farà piacere ascoltarlo.


Race Horses - Puro e semplice divertimento!!...un pop-psichedelico scanzonato con delle intuizioni per niente male (...la doppietta iniziale Man In My Mind e Cake mi piace molto...)...in ogni caso, passerà via leggero...


Micah P. Hinson - Lui è sempre uno dei miei preferiti, ma devo prendere atto che i primi lavori avevano qualcosa in più rispetto agli ultimi; un cambiamento che forse ha coinciso con il fatto di aver sistemato la propria vita (...forse anche il matrimonio...) rispetto alle "irrequietezze" giovanili. Comunque la classe e soprattutto la voce sono quelle di sempre...suona domenica 18 luglio nel cortile del castello Estense a Ferrara...entrata libera...quasi quasi, se mi viene voglia di farmi uccidere dall'afa e divorare dalle zanzare...

lunedì 7 giugno 2010

Maggio 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli

Giudizio

The National - High Violet (2010)

7

The Indelicates - Songs For Swinging Lovers (2010)

6,5

The Black Keys - Brothers (2010)

6,5

The Hold Steady - Heaven Is Whenever (2010)

6


The Indelicates - Il disco ricalca il precedente "American Demo" sia nello stile, come nei temi, sempre polemici. Ve lo consiglio anche perchè lo si può scaricare gratis da qui (l'offerta è libera...basta scrivere 0 £). A mio avviso è comunque migliore il primo.
The Black Keys - Anche questo un buonissimo lavoro...blues sporco, elettrico con alcuni pezzi proprio carini: "Tighten Up", "Too Afraid to love You", "Ten Cent Pistol" su tutti.
The Hold Steady - Questa volta niente di particolare, svolgono il compito senza acuti. Sufficiente...da loro mi aspettavo di più.

venerdì 4 giugno 2010

The National - High Violet

the-national_high-violet
anno: 2010

genere: IndieRock

link: http://www.americanmary.com/

commento:


Devo essere sincero: dopo il primo ascolto, in verità abbastanza frettoloso, lo avevo subito catalogato come l'ennesima delusione... Ma poi gli ho dato un'altra possibilità, e con gli ascolti è cresciuto, e mi sono dovuto ricredere. In realtà non è un disco facile, è un lavoro che ha bisogno di molta attenzione, perchè se ad un ascoltatore disattento potrebbe sembrare un insieme monotono di melodie un po' monocorde, è nelle piccole sfumature che si cela tutta la bellezza di questo disco. La classe dei The National non si può mettere in dubbio, la voce di Matt Berninger è il loro marchio di fabbrica, la ritmica della batteria è perfetta come sempre dall'inizio alla fine, tutto è curato e arrangiato con una perfezione stilistica che ha pochi eguali. E' la seconda parte del disco quella che preferisco: "Bloodbuzz Ohio" con il suo incedere incalzante e il crescendo del ritornello, cantato dalla stupenda profonda voce di Berninger, ti si infila sotto la pelle. Quando il ritmo si interrompe di colpo e resta solo la voce...e poi, di nuovo, si riparte a tutta velocità...è come una corsa sulle montagne russe, quando il vagone arriva ad un punto di stallo, per poi ripartire per la discesa più ripida. E' lo stesso brivido!!!...il cuore ti resta lassù!!! Con "Runaway" sono stilettate di gelo lungo la spina dorsale: dolce, rotonda, fascinante, con arpeggi, fiati e archi che ti accarezzano amabilmente...è una sensazione che vorresti non finisse mai!!! Un sollievo per l'anima. Notevoli anche "Conversation 16" che ha uno spirito interpoliano, "Lemonworld", e la finale "Vanderlyle Crybaby Geeks". In conclusione lo definirei un album di sensazioni, molto personale, ed è per questo che va ascoltato "in profondità"; non è musica da usare come contorno, deve essere lei il soggetto principale per poterne apprezzare tutte le velate sfumature che si appartano tra le sue note. Devo comunque dire che a mio parere "Boxer" è stato qualcosa in più rispetto a questo "HIgh Violet", ma in ogni caso non lo vedrei come un passo indietro; diciamo che è un nuovo tassello che non toglie e non aggiunge niente alla loro ottima discografia. Da ascoltare senza ombra di dubbio!!!

Voto al disco: 7


Titoli

Giudizio

1. Terrible Love

+

2. Sorrow

++

3. Anyone's Ghost

+

4. Little Faith

++

5. Afraid Of Everyone

++

6. Bloodbuzz Ohio

++

7. Lemonworld

++

8. Runaway

++

9. Conversation 16

++

10. England

+

11. Vanderlyle Crybaby Geeks

++

martedì 11 maggio 2010

Aprile 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli

Giudizio

...A Toys Orchestra - Midnight Talks (2010)

7,5

Alberta Cross - Broken Side Of Time (2010)

6,5

Dr.Dog - Shame, Shame (2010)

6,5

Jonsi - Go (2010)

6,5

Hole - Nobody's Daughter (2010)

6,5

Seabear - We Built A Fire (2010)

6

The Courteeners - Falcon (2010)

6

Pavement - Quarantine The Past: Greatest Hits 1989 - 1999

/


Alberta Cross - Disco d'esordio per la band, di classic rock con aperture psichedeliche, con uno stile sulla falsariga di gruppi come Black Mountain e Kings Of Leon. C'è poco di personale, anche se in fondo non è male.
Dr. Dog - La solita miscela di indie rock, pop e folk, connotata da un approccio lo-fi. Il disco si lascia ascoltare, senza particolari pretese, dall'inizio alla fine...nel complesso ci sta.
Jonsi - Il tocco è sempre quello...il suono dei Sigur Ros non si può celare, ma a differenza del solito, i ritmi sono vitali e frizzanti (...forse un nuovo corso, come si intuiva già nei primi pezzi di Með Suð í Eyrum Við Spilum Endalaust...); non mancano comunque le note aperture sognanti...in ogni caso non mi ha convinto del tutto.
Hole - Sembra che il tempo non sia passato per Courtney Love...la voce e lo stile sono quelli di sempre...e la grinta pure. Per i fan di allora, sarà un gradito ritorno...non male.
Seabear - Il precedente The Ghost That Carried Us Away mi era piaciuto molto; questo è un pochino più scontato, e quindi leggermente minore. Dolce e malinconico, si colloca nel filone folk nord-europeo.
The Courteeners - Molto più pop del primo...non malaccio nel complesso, ma naturalmente niente di speciale. Da ascoltare la ballata "Cameo Brooch".
Pavement - Non servono presentazioni!!! Un bel greatest hits, senza inediti...un bel ripasso per tutti gli amanti della musica...non c'è bisogno di voti...

sabato 3 aprile 2010

Marzo 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...


Titoli

Giudizio

Black Rebel Motorcycle Club - Beat The Devil's Tattoo (2010)

6,5

Titus Andronicus - The Monitor (2010)

6,5

Lightspeed Champion - Life Is Sweet! Nice To Meet You (2010)

6

The Raveonettes - In and OUt Of Control (2010)

6

Rocky Votolato - True Devotion (2010)

5,5

The Unwinding Hours - The Unwinding Hours (2010)

5,5


B.R.M.C. - A me non è affatto dispiaciuto...in ogni caso è minore del precedente...ma loro sono sempre bravi...la mia preferita? ...ma "Long Way" naturalmente!!!
Titus Andronicus - Anche loro sono bravi...poi questo genere folk ribelle (...del filone tipo Two Gallants...ma diverso qui) mi piace proprio! A mio parere meglio questo del primo. Anche qui la sghemba ballata a due voci "To Old Friends and New" è per me la più bella del lotto...
Lightspeed Champion - Si parte bene con una bella doppietta di canzoncine pop...ma poi si perde lungo la strada...in ogni caso tenete conto che a me non ha mai convinto appieno, nemmeno con il precedente, che era stato molto ben accolto dalla critica...sufficiente.
The Raveonettes - Con "Chian Gang Of Love" è stato amore a primo ascolto...poi, secondo me, sono andati sempre calando...comunque non preoccupatevi, anche questo album suona come tutti gli altri...lo stile resta inconfondibile.
Rocky Votolato - Non l'avevo mai sentito...un cantautore pop-rock con una buona voce...tutto nella norma.
The Unwinding Hours - Sono gli ex Aerogramme...non malissimo ma non mi convincono...

domenica 7 marzo 2010

Febbraio 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...


Titoli

Giudizio

Ok Go - Of The Blue Colour Of The Sky (2010)

7

Get Well Soon - Vexation (2010)

6,5

Shearwater - The Golden Archipelago (2010)

6

Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra - Kollaps Tradixionales (2010)

6

Spoon - Transference (2010)

6



Get Well Soon
- Questo è un buonissimo lavoro folk-rock, ricco di soluzioni variegate e imbastito da ottimi arrangiamenti. Tante sono le tracce che si fanno notare, ma sento che gli manca qualcosa per arrivare all'ottimo...in ogni caso, un disco da ascoltare che non vi deluderà sicuramente...
Shearwater - La solita bellissima voce accompagnata da melodie articolate, ma che in fondo non ti restano impresse...un buon disco folk come è usuale per loro...
Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra - Band che suona un prog-rock con uno stile molto personale. Bellissima la prima traccia "There Is A Light"...più di 15 minuti di melodia e quell'affascinante canto "stonato": questa canzone  è un vero crescendo di emozioni.
Spoon - Disco abbastanza monotono, senza particolari idee a mio modesto parere...c'è proprio poco...

domenica 28 febbraio 2010

Ok Go - Of The Blue Colour Of The Sky
Ok Goanno: 2010

genere: IndieRock
link: www.okgo.net/

commento:

Terzo disco per la band di Chicago ...e se non ci fosse scritto "Ok Go" bello grosso in copertina, non so quanti avrebbero mai indovinato chi potevano essere gli autori di questo lavoro. Cambio deciso di rotta e grande sorpresa su tutti i fronti!! Leggo un pò ovunque che la maggior parte della critica è concorde nel bocciare senza mezzi termini questo disco; io questa volta vado controcorrente: questo è il loro lavoro migliore!!! Vario, sfaccettato, accattivante, orecchiabile, melodico, ben prodotto, ben arrangiato e ben suonato: insomma proprio un bel lavoro, con un paio di chicche da ascoltare e riascoltare, ancora ...ancora ...e ancora. Si parte subito bene con due pezzi molto carini, caratterizzati da una solida e ben definita parte ritmica, chitarrine funky, vocine e coretti effettati. Il tutto è molto coinvolgente: vi sfido a non battere il piede per tenere in tempo!! Giusto il tempo di rimanere un poco disorientati da questo inizio che non ti aspetti, ed ecco che arriva subito un'accoppiata che a mio parere è l'apice di tutto il disco. Si cambia subito tutto: stile, suoni, voce. "NeedingGetting" è un'incalzante melodia incentrata su basso distorto e chitarra tremolante, che sfuma in un finale sognante. "Skyscrapers" è perfetta. Vocina suadente e suoni che si amalamano in un fiume sonoro che ti trascina via in modo dolcissimo e piacevole; come meglio non si poteva fare. Non c'è niente altro da dire, se non che si consiglia di ascoltarla ad occhi chiusi. La parte centrale è quella che mi è piaciuta di meno; forse un po troppo elettronica, e io non amo particolarmente quelle sonorità. Ma è solo una questione personale, perchè in ogni canzone c'è sempre qualcosa che attira comunque l'attenzione; non sono solo canzoncine banali, e le soluzioni proposte sono tutte interessanti ...lo si deve ammettere. C'è pure la ballatina romantica per chitarra acustica e voce ("Last Leaf"), che a qualcuno potrebbe sembrare solo un riempitivo, ma a me, nella sua semplicità piace: bastano davvero poche note per creare qualcosa di bello!! (...e intanto si cambia ancora una volta stile...). La fine del disco non è da meno in quanto a sorprese con una tripletta tutta da ascoltare: la lisergica "Back From Kathmandu", l'eterea e poetica "While You Were Asleep" con un finale che non ti aspetti, e la conclusiva "In The Glass". La più lunga del lotto e degno finale di cotanto disco. Dopo tutto questo, non ci resta altro da fare che alzarci in piedi ed applaudire. Bravi!! ottimo lavoro...altro che power-pop scanzonato dei primi lavori...qui c'è molto di più!!!
Voto al disco: 7
TracklistGiudizio
1. WTF?++
2. This Too Shall Pass++
3. All Is Not Lost+
4. Needing/Getting++
5. Skyscrapers++
6. White Knuckles+
7. I Want You So Bad I Can't Breathe++
8. End Love+
9. Before The Earth Was Round+
10. Last Leaf++
11. Back From Kathmandu++
12. While You Were Asleep++
13. In The Glass++

domenica 7 febbraio 2010

Gennaio 2010 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

TitoliGiudizio
Ghinzu - Mirror Mirror (2010)7
Music Go Music - Expressions (2009)6,5
Alec Ounsworth - Mo Beauty (2009)6,5
Florence and The Machines - Lungs (2009)6
Grant Lee Phillips - Little Moon (2009)6
Blind Pilot - 3 Rounds and A Sound (2008)6
Girls - Album (2009)6
Eels - End Times (2010)6


Music Go Music - Questo è veramente un buon disco, ricco di vivacità e molto piacevole all'ascolto...è strano però: sembra di averlo già sentito, ma poi ha quella capacità di entrarti dentro che ti inebria e te ne freghi del fatto che forse potrebbe essere solo una scopiazzatura...pop-disco-glam...da ascoltare, piacerà (...soprattutto a i più festaioli)!!!
Alec Ounsworth - Album dell'esordio solista per il cantante dei Clap Your Hands and Say Yeah...il suo modo di cantare è unico, lo si riconosce subito, e il disco non è malaccio, anche se non convince fino in fondo...più che per le melodie (forse addirittura troppo banali), mi piace per quel suo modo di cantare...
Florence + The Machines - Un disco che suona molto soul...bellissima la voce di Florence Welch, ma a parte poche canzoni non riesce a decollare...forse un'occasione persa...
Grant Lee Phillips - Il nome è già una sicurezza...classico folk-rock d'autore...in generale gioioso e spensierato...
Blind Pilot - Disco del 2008 segnalatomi da Nicolino...si parte bene con "Oviedo" (la migliore di tutte), ma poi si adagia su un mood malinconico-acustico che alla lunga stanca...tutto troppo uguale...
Girls - Disco molto "chiacchierato" prima ancora dell'uscita...e forse per questo mi aspettavo di più...ci sono delle buone canzoni con piglio shoegaze, soprattutto nella seconda parte: "Hellhole Ratrace", "Summertime" e "Lauren Marie"...troppo poco...
Eels - A pochi mesi di distanza dal precedente, nuovo album per Mister E., anche se questa volta non ha particolarmente attratto la mia attenzione...lo definirei un album "normale" per lui...

lunedì 18 gennaio 2010

Ghinzu - Mirror Mirror
ghinzu-mirror-mirror-300x300anno: 2009 - 2010


genere: IndieRock


link: http://www.ghinzu.com/


commento:


Ecco il primo disco dell'anno, quello di cui vi avevo accennato. Anzi, il primo disco che esce a cavallo dell'anno nuovo, in quanto è uscito a marzo 2009 in Belgio, Francia e Svizzera, mentre la distribuzione internazionale è prevista per febbraio 2010. I Ghinzu sono un gruppo Belga attivo dal 1999; questo è il loro terzo album ed esce a ben 5 anni di distanza dal disco che me li ha fatti conoscere: il bellissimo "Blow" del 2004 (il primo è "Electronic Jacuzzi" del 2000). Era un po' che aspettavo, ed ero molto curioso di vedere quale sarebbe stato il seguito ...e devo dire che sono rimasto decisamente soddisfatto del nuovo lavoro, anche se lo giudico un poco inferiore al precedente. "Blow" aveva delle punte che qui purtroppo mancano, come ad esempio la fantastica "The Dragster Wave", con la sua potenza esplosiva e il suo romantico assolo di piano, il tutto condensato dentro sei minuti di puro indie rock (...questa la dovete assolutamente ascoltare...la trovate anche su YouTube...ma tutto il disco merita!!!). In ogni caso il disco non tradisce le attese, e si mantiene quasi tutto su un buon livello, sia sul piano melodico che su quello dell'originalità. Le sonorità sono come sempre molto orecchiabili, è un disco che suona un rock infarcito da vari tipi di strumenti, primo fra tutti, come sempre, il piano, poi organo, tastiere e synth (...nel finale di "Take It Easy" si sentono pure degli strumenti a fiato, delle trombe credo...). Il tutto è amalgamato e arrangiato in modo molto accurato...niente è lasciato al caso, e ogni piccolo suono è inserito al posto giusto e al momento giusto. Non si può certo dire che i ragazzi non sappiano fare bene il loro mestiere. Le canzoni si alternano con estrema disinvoltura dal veloce al lento, donando al lavoro quel giusto pizzico di imprevedibilità che solletica la nostra curiosità passando da una traccia all'altra. Il disco scorre bene, va via veloce: nelle singole tracce troviamo ancora quelle variazioni melodiche e ritmiche che sono il marchio di fabbrica delle composizioni della band di Bruxelles. Forse mancano un po' quei passi che ti restano impressi...come invece succedeva di più per "Blow"...ma nel complesso, riascoltandolo un'altra volta, posso dire che questo sia la giusta conseguenza dell'altro. Forse la differenza che più risalta tra i due lavori sono i passaggi strumentali, che erano piu' frequenti  nel precedente rispetto ad ora (...qui troviamo la bella intro strumentale della title track, ma solo questa)...per questo è un disco un po' diverso...ma nemmeno troppo in fondo!!! Quindi vi propongo questo nuovo lavoro, ma nel frattempo vi consiglio di andare a recuperare anche "Blow" (...tanto da avere una "visione d'insieme"...). A mio avviso ritroviamo i Ghinzu in ottima forma...meritano di essere conosciuti...ascoltateli!!!

Un'ultima cosa: nel player vi metto la prima dell'album...ma non perchè sia rappresentativa di tutto il disco...è che non so bene quale scegliere, non ne ho una preferita su tutte...sono molto diverse...diciamo che è rappresentativa del loro stile in generale...e se usate Minilyrics con il vostro player, ho preparato i testi di tutte le più belle (...io sono beo123 anche li!!!)

Voto al disco: 7


Titoli

Giudizio

1. Cold Love

++

2. Take It Easy

++

3. Mother Allegra

++

4. Mirror Mirror

++

5. Dream Maker

++

6. The End Of The World

++

7. This LIght

++

8. This War Is Silent

++

9. Je T'Attendrai

+

10. Birds In My Head

/

11. Kill The Surfer

+

12. Interstellar Orgy

(+)

giovedì 7 gennaio 2010

La classifica del 2009

Prima di tutto mi scuso per il ritardo, e ci tengo a ricambiare di cuore gli auguri ricevuti. Non per giustificarmi, ma in questo mese ho avuto veramente pochissimo tempo da dedicare alla musica e al blog; tanto che quei quattro dischi che sono riuscito ad ascoltare a dicembre li passo al mese di gennaio (...anche perchè ce n'è uno che vi voglio proporre con calma, e intanto lo ascolto bene...).

Veniamo ora alle note dolenti: la classifica del 2009. Vi dico la verità: non so proprio da che parte cominciare!!! Sono andato a riprendermi tutti i dischi ascoltati quest'anno, ho cercato di stilare una graduatoria di gradimento, ma il materiale è, a mio parere, veramente poco e soprattutto uniforme nella sua mediocrità. Non si può fare una classifica appropriata; diciamo che per me è stato un anno alquanto avaro di soddisfazioni musicali. Anche girando per il web e consultando le varie classifiche, non ho trovato molte fonti di ispirazione; anzi, ho riscontrato che tutte le classifiche sono molto variegate, e gli album che si ripropongono non sono tanti, e quelli inseriti non sono per niente eccellenti. Si, sono dei buoni dischetti, ma niente di eclatante. Sarebbe una classifica delle sufficienze. Quindi ho deciso che per quest'anno lascio stare. Sono rimasto deluso, non posso negarlo, anche se mi rendo conto che molti non potranno essere d'accordo con me, quindi mi ripropongo di redigere una classifica l'anno prossimo sperando che sia migliore di quello passato...sempre musicalmente parlando!!!

Intanto vi rinnovo gli auguri e spero che passeremo un altro anno insieme...ho sempre bisogno delle vostre opinioni, e vi ringrazio ancora di tutti i vostri consigli, dei suggerimenti e delle vostre indicazioni. Mi aiutate molto...restate sintonizzati...ciao a tutti!!! Auguri!!!