venerdì 15 aprile 2011

Marzo 2011 - Tutti i dischi che ho ascoltato questo mese...

Titoli & Giudizio
  • Bright Eyes - The People's Key (2011)                                                7
  • The Vaccines - What Did You Expect From The Vaccines? (2011)       7
  • David Lowery - The Palace Guard (2011)                                            6,5
  • REM - Collapse Into Now (2011)                                                        6,5
  • East River Pipe - We Live In Rented Rooms (2011)                             6
  • The Strokes - Angles (2011)                                                             5,5

East River Pipe - Il disco, per chi non è nuovo alla creatura di Conrog, scorre via con la solita dolce semplicità...niente di nuovo, ma sempre piacevole all'ascolto...meglio la prima parte con "Backroom Deals", "Cold Ground", e "Playback Time"...

REM - Guardate, in fondo non è per niente male...è sicuramente meglio di come me lo aspettavo, da che ne dicono i vari recensori sull'inutilita di un ennesimo (quindicesimo!!!) lavoro della band di Athens...io li seguo da sempre, e ammetto che ormai non hanno più molto da dire di nuovo, ma quando le canzoni sono piacevoli da ascoltare tutto il resto passa in secondo piano. Si intravede un ritorno a vecchie sonorità rimodellate su buone melodie pop ("Uberlin", "It Happened Today"). A mio parere hanno messo d'accordo un po' tutti: fan di vecchia data e ammiratori dell'ultima ora...e Stipe mi sembra ancora in ottima forma con apprezzabilissime ballate ("Every Day Is Yours To Win", "Walk It Back").

The Strokes - Ammetto che dopo l'uscita del singolo, in me era cresciuta la speranza di una divertente sorpresona ...e invece niente!!! Non mi prende proprio, non riesco a trovarci nulla per riascoltarlo...e ci ho provato più volte!!! Salvo "Metabolism" e la bellissima "Under Cover Of Darkness".

David Lowery - Bel dischetto, piacevolissimo e molto vario sia nella ritmica che nella musicalità...c'è un po' di tutto county, folk, rock, da parte di un musicista che non conoscevo, ma che leggo essere in giro da molto tempo (Camper Van Beethoven e Cracker le sue band). Da ascoltare.
The Vaccines - What Did You Expect From The Vaccines?


anno: 2011

genere: IndieRock

link: http://www.thevaccines.co.uk/it/home/

commento:

Quindi è arrivato il momento di ascoltare questo tanto atteso disco, di cotanto celebrata next big thing d'oltre manica...sembra che in Inghilterra non si parlasse d'altro da mesi!!! In ogni caso ora è nelle nostre mani e possimo finalmente soppesarlo in prima persona, senza più dover rendere conto ai pregiudizi di nessuno...e leviamo subito ogni dubbio: il disco è veramente un buon lavoro!!! Naturalmente non è quello che resterà negli annali della storia della musica, ma svolge appieno il compito per il quale è stato creato: intrattenere divertendo!!! Possiamo anche dire di trovarci di fronte al solito disco di indie-brit-rock, ma non si può negare che questi The Vaccines centrino in pieno il bersaglio. L'album è un potenziale agglomerato di singoli, ed il lavoro svolto dal quartetto londinese si può benissimo definire un mix di diverse correnti che spaziano tra la new wave, il rock, il pop e il punk, tutte condensate in un lavoro compatto, immediato, fresco e spumeggiante. Canzoni corte, istantaneamente godibili con dei ritornelli che si stampano a fuoco nella memoria: non stupitevi se dopo un ascolto vi troverete a fischiettare "...if you wanna come back, it's alright, it's alright...", non state impazzendo, credo sia del tutto normale!!! Si passa con disinvoltura da  pezzi rapidi, festaioli e solari (Wreckin' Bar, Norgaard), ad altri più lenti e, se vogliamo, anche un po' malinconici (A Lack Of Understanding, Westsuit); c'è una buona varianza di velocità e la voce è piacevole senza strafare. In definitiva sono melodie "collosissime" e per chiunque, anche suo malgrado, rimanga invischiato in questo "What Did You Expect From The Vaccines?", uscirne indenne non sarà facilissimo...

Voto al disco: 7


Giudizio & Tracklist

++ 1. Wreckin' Bar
++ 2. If You Wanna
++ 3. A Lack Of Understanding
++ 4. Blow It Up
++ 5. Westsuit
++ 6. Norgaard
++ 7. Post Break-Up Sex
++ 8. Under Your Thumb
++ 9. All In White
+   10. Wolf Pack
++ 11. Family Friend
(+) (12.) Somebody Else's Child

domenica 3 aprile 2011

Bright Eyes - The People's Key

anno: 2011

genere: IndiePop

link: http://www.conoroberst.com/

commento:

Per chi mi segue da un po' e mi conosce, sa che la mia passione per Conor Oberst non si è mai affievolita da quel primo incontro con inevitabile colpo di fulmine...e, seppure tra alti e bassi, naturalmente dura tutt'oggi, e si rinnova con questa nuova uscita del mio pupillo. Innanzitutto diciamo che il disco non è un lavoro folk come gli ultimi, ma se vogliamo, si inserisce nel filone pop, che saltuariamente ha affascinato lo stile di Oberst; per chi conosce la sua discografia, The People's Key si può ritenere un successore di quelllo che a mio parere è stato un capolovoro del 2005: Digital Ash in a Digital Urn (disco che affiancava il più classico I'm Wide Awake, It's Morning). Detto questo, con un po' di tristezza nel cuore e con la malinconica consapevolezza che il tempo passa veloce(...troppo veloce...), bisogna aggiungere che Conor stesso ha annunciato che sarà anche l'ultimo lavoro che uscirà sotto il nome Bright Eyes. Se sarà così lo vedremo... Dopo questa ennesima dichiarazione d'amore, vi dico subito che il disco non è sicuramente un capolavoro e che non raggiunge le vette del suo predecessore citato prima, ma in fondo non se la cava per niente male: la bravura compositiva e l'emozionante voce di Conor sono quelle di sempre. Le canzoni ci sono, e sono belle canzoni, ben cantate, opportunamente suonate, efficacemente arrangiate, ma che forse avranno bisogno di più di una ascolto per entrarvi dentro fino in fondo; ma alla fine ve ne accorgerete che questo è un disco valido. La classe è sempre quella e il talento del compositore è innegabile, anche per chi non lo ama. Quello che forse mi sembra mancare è un po' di cuore, un po' di quella passione che trasudava dalla sua musica, quella sensazione che ti portava a pensare che lui ci credeva veramente a quello che cantava, ed era per quello alla fine che gli riusciva tutto così bene. Qui, sembra un po' che ormai lo faccia solo perchè è il suo mestiere; è per questo che forse non riesce più a trasportarci come accadeva una volta, o almeno è quello che un fan da sempre, sente dentro di sè :-)...
In ogni caso un buonissimo lavoro, che non sto qui a snocciolarvi canzone per canzone: mettetelo nel lettore e premete play...non rimarrete delusi!!!


Voto al disco: 7

Giudizio & Tracklist

+   1. Firewall
++ 2. Shell Games
++ 3. Jejune Stars
++ 4. Approximated Sunlight
++ 5. Haile Selassie
++ 6. A Machine Spiritual (In The People’s Key)
++ 7. Triple Spiral
++ 8. Beginner’s Mind
++ 9. Ladder Song
++ 10. One For You, One For Me