venerdì 24 agosto 2007

Okkervil River - The Stage Names



anno: 2007


genere: IndieFolk


link: http://www.okkervilriver.com/


commento:


Eccoli, finalmente, sono tornati... Sicuramente una delle migliori band degli ultimi anni, ci propongono in questo Agosto il loro quarto lavoro(...hanno prodotto anche diversi EP). Vi dico la verità: l'ho ascoltato per un mese intero prima di decidermi a scrivere qualcosa. E anche ora mi trovo in difficoltà... Promossi o bocciati? Dipende a chi  li si paragona... La storia è questa: Will Sheff e soci sono, a priori, un gradino sopra tanti (...ma proprio tanti!!!) e fin qui non ci sarebbero problemi; le difficoltà nascono quando si devono paragonare a loro stessi... Si, perchè il tragitto cominciato con "Down The River Of Golden Dreams" e (..a questo punto..) culminato con "Black Sheep Boy"(...e relativa Appendix!!!...da non dimenticare!!!) qui subisce un'arresto, o quantomeno, una virata di tendenza. Si, perchè tutto quello che rendeva "Black Sheep Boy" un capolavoro unico qui non c'è: è tutta una questione di sensazioni, di sentimenti, di emozioni. Qui manca quell'aurea cupa, densa, deviata e allo stesso tempo stupefacente che aleggiava sul precedente, e che ti faceva rimanere a bocca aperta di fronte a tanta espressività. Ripeto il disco è sempre ben suonato, la voce è sempre stupenda, le melodie piacevoli, ma mi sembra vuoto, finto, quasi di plastica: in una frase, lo definirei senz'anima. Si, ecco cosa manca in questo, la vera anima degli Okkervil River. Ci sono andato giu' pesante? Forse si, forse sono rimasto un po' deluso, forse mi aspettavo qualcosa d'altro, anche se sapevo non sarebbe stato facile ripetersi a livello del precedente. Mi piace pensare agli Okkervil River come a quelli che hanno suonato "Black Sheep Boy" e di questo "The Stage Names", sono sicuro, non resterà memoria...Il paragone è, purtroppo, impietoso...


Voto al disco: 7














































Tracklist Giudizio
1. Our Life Is Not A Movie Or Maybe

+


2. Unless It Kicks

++


3. A Hand To Take Hold Of The Scene

+


4. Savannah Smiles

+


5. Plus Ones

++


6. A Girl In Port

++


7. You Can't Hold The Hand Of A Rock And Roll Man

++


8. The Stage Names

++


9. John Allyn Smith Sails

++



1 commento:

  1. Finalmente Genk è arrivata la recensione che aspettavo con ansia.Lo sapevo che nel tuo rispettabilissimo giudizio non saresti andato sopra il 7.....e solo perchè non è un album di pari emozione quanto è stato Black Sheep Boys nel 2005????......Ormai Io non riesco più a togliere il cd dalla mia macchina, un pò perchè mi si è incastrato dentro il lettore, e un pò perchè mi sono già affezionato a sei o sette canzoni (in tutto sono nove!?!?).....
    Ad esempio non dirmi che A Girl In Port non ti lascia dentro niente?..Troppo Bella, Dolce e Armoniosa, densa di leggeri acuti che "riempiono" l'aria e donano tranquillità, minuto finale di pura Indie Music, o ancora Unless It's Kicks la classica canzone "da macchina" che, alla guida,forza la pressione del tuo piede destro sul pedale dell'acceleratore, spalanca le tue corde vocali fino all'apice della tua voce,in un continuo muoversi del sedile.Impossibile restare immobili!!!!
    Potrei continuare con tutte le altre, secondo me tutte da doppia crocetta e album almeno da 7,5!!!
    Non puoi sempre paragonare i nuovi album con i precedenti,secondo me dovresti valutare il tutto dimenticando il passato;Come faremmo altrimenti a giudicare Conor dopo aver ascoltato (a bocca aperta) Fevers and Mirrors???
    Dai Genk, ascoltalo ancora un pochino e trova un'anima a questo Piccolo Grande Capolavoro!!
    Ti lascio e ringrazio come al solito del tuo lavoro...

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