The New Year - Newness Ends
anno: 2001
genere: IndieRock
links:
2http://www.myspace.com/thenewyear
Voto al disco: 7
| Tracklist | Giudizio |
| 1. Half a Day | ++ |
| 2. Reconstruction | + |
| 3. Gasoline | + |
| 4. Great Expectations | ++ |
| 5. Simple Life | ++ |
| 6. One Plus One Minus One Equals One | ++ |
| 7. Alter Ego | ++ |
| 8. Block That Doesn't Exist | ++ |
| 9. Carne Levare | ++ |
| 10. Newness Ends | ++ |
The New Year - The End Is Near

anno: 2004
genere: IndieRock
commento:
Navigando qua e là, sono capitato casualmente sul blog musicale di un ragazzo, che annunciando l'uscita del prossimo disco parlava di questi The New Year, postandone anche un video. Meritava un approfondimento. Così, anche se in ritardo di anni, mi "vedo costretto" a segnalarvi questi due dischi che non dovrebbero mancare a nessuno!!! I The New Year sono il nuovo progetto dei due fratelli Bubba e Matt Kadane dal Texas. Il loro primo gruppo si chiamava Bedhead, con il quale hanno pubblicato tre album dal '94 al '98. Poi il gruppo si scioglie e nel 2001 i due fratelli si ripresentano sulle scene con il nuovo nome (...per approfondire cercate su Ondarock ...biografia con un titolo ad hoc!!). La differenza principale tra i due progetti è che il secondo, pur conservando quei tratti inquieti e quella vena nostalgica nella melodia, acquista in ritmo e velocità. Un'evoluzione quindi ...e che bella evoluzione!!! il primo disco, "Newness Ends", forse più compatto, scorre via senza quasi accorgersene: dieci canzoni sincere ed intense, con dei crescendo che dolcemente ci accompagnano verso territori di rara sensibilità. Ma è il secondo, con il quale a mio parere, fanno il botto. "The End Is Near" aggiunge rispetto al predecessore anche delle variazioni sonore, che lo rendono , se volgiamo, più pop, più fruibile a tanti. Forse un po troppo costante nella prima parte, dopo la bellissima "The End's Not Near", arpeggiata e sporcata da feedback e distorsioni, che sono come lacrime che scendono lentamente. Ma poi splendido nella seconda. "Disease" è un brivido gelato lungo la schiena. La voce sempre messa in secondo piano rispetto alla musica, dona alle composizioni un senso di intimo ...quasi di timidezza, di fragilità. La musica dei fratelli Kadane ci arriva così: essenziale e diretta al cuore, anche lungo le parti strumentali distorte (...un po' alla Pavement), come in "18" (...è un finale fantastico!!!). A questo punto aspetto con ansia il 9 settembre, data prevista per l'uscita del nuovo omonimo lavoro (...o almeno così si capisce dal sito della Touch & Go Records). Le buone premesse ci sono tutte!!!
Voto al disco: 7,5
| Tracklist | Giudizio |
| 1. The End's Not Near | ++ |
| 2. Sinking Ship | ++ |
| 3. Chinese Handcuffs | + |
| 4. Plan B | + |
| 5. Disease | ++ |
| 6. Age Of Conceit | ++ |
| 7. Start | ++ |
| 8. 18 | ++ |
| 9. Stranger To Kindness | ++ |

Cosi' non ci resta altro che ballare e ciondolare a ritmo della a-noi-piu'-che-nota musica, rapiti dagli effetti che la scenografia mette in campo. Per quanto riguarda la tracklist che dire: a me, qualsiasi cosa avessero deciso di suonare sarebbe comunque andata bene...ognuno ha le sue preferite, ma in mezzo alla loro produzione come si fa a scegliere...avrebbero dovuto suonare per 3 giorni di fila per accontentare i gusti di tutti!!! Comunque come non menzionare "All I Need", "Nude", "Reckoner" dall'ultimo album, e le immortali "Street Spirit" e "Karma Police" (...che già avevo sentito a Bergamo nel Luglio 2003...impossibile dimenticare Tom che fa "...this is the last song..." e intona i primi accordi con la chitarra acustica...lì una lacrima mi è caduta dall'emozione!!!). Ma il momento migliore di tutti (...almeno per il sottoscritto...) è stato "Exit Music". Un po' non me l'aspettavo, un po' la sognavo: sta di fatto che mi viene ancora la pelle d'oca a pensarci!!! Tutto il pubblico (...quasi tutto) ha capito, e ha ascoltato in un silenzio irreale, rapito dalla voce di Thom, fino all'entrata della batteria, momento nel quale siamo esplosi tutti all'unisono cantando il finale a squarciagola. Un momento unico ed indimenticabile!!! La cosa eccezionale è che, come sempre, dal vivo i pezzi sembrano suonati meglio che nella versione su disco...fantastici!!! Ad un certo punto, Thom riesce perfino a ragguagliarci sulla qualificazione dell'Italia, e sul palco mixano uno spezzone di telecronaca all'inizio di una canzone ...tutto fatto sul momento. Cosi', dopo 24 canzoni, ci avviamo verso l'uscita, un poco storditi, ma con la certezza di aver vissuto un'altra grande emozione. Thanks Radiohead!!! Thanks Thom!!! ...è riuscito persino a far arrivare l'estate, è un dio!!!