sabato 20 agosto 2011

Finalmente ho risolto i vari problemi di questi mesi, ed oggi posso provare a rimettere un pò di ordine pure nel blog...non avevo abbandonato, solo delle varie "movimentazioni" da risolvere, e ad oggi posso prendermi questi giorni di vacanza che restano per fare il punto della "mia situazione musicale".
Agosto 2011 - I dischi che ho ascoltato in questi mesi di assenza...

Titoli & Giudizio
  • Miles Kane - Colour Of The Trap (2011)                                     6,5
  • The Dears - Degeneration Street (2011)                                      6,5
  • Timothy Monger - The New Britton Sound (2011)                        6,5
  • The Mountain Goats - All Eternals Deck (2011)                            6
  • The Jim Jones Revue - Burning Your House Down (2010)              6
  • Broken Records - Let Me Come Home (2010)                               6
  • The Raveonettes - Raven in the Grave (2011)                                6
  • Cake - Showroom Of Compassion (2011)                                     6
  • Drive-By Truckers - Go-Go Boots (2011)                                      6
  • Death Cab for Cutie - Codes and Keys (2011)                               6
  • Kaiser Chiefs - The Future Is Medieval (2011)                               6
  • The Kills - Blood Pressures (2011)                                            5,5
  • Hey Rosetta! - Seeds (2011)                                                    5,5
  • The Horrors - Skying (2011)                                                     5,5
Miles Kane - L'amico e "gemello" di Alex Turner pubblica il suo disco solista... e senza girarci attorno, non si può non ammettere di aver centrato subito il bersaglio. Ottimo disco di brit-pop-rock; niente di clamoroso, intendiamoci, ma azzeccate canzoncine pop da ascoltare tutte d'un fiato.

The Dears - Questo dei Dears è, soprattutto nella prima metà, proprio un bel disco: potente, equilibrato, melodico... peccato si perda nella seconda parte che poteva benissimo essere tagliata di due o tre tracce. Un dark-pop di classe, da sentire "Galactic Tides" che finisce in urla e potente crescendo di suoni, e la conclusiva titletrack.

Timothy Monger - Secondo lavoro solista per il membro dei Great Lake Myth Society. Il suo indie-folk è un interessante connubbio tra i suoni dei classici strumenti folk e arrangiamenti più moderni. Ascoltandolo ti incuriosisce e le soluzioni trovate non sono per niente banali, così come le melodie. Ascoltatelo.

The Mountain Goats - Le melodie di John Darnielle sono sempre raffinate, come pure la sua voce. Quando leggo "The Mountain Goats" io ho sempre in mente "The Sunset Tree"...e purtroppo li non ci arriviamo più...

The Jim Jones Revue - Rock'n'roll allo stato puro, d'altri tempi...con piano e chitarre che si rincorrono a suon di riff...sembra di sentire Jerry Lee Lewis indiavolato come non mai. Il disco scorre tutto sullo stesso livello senza pause; non vi stupirà, ma a chi piace il genere, qui troverà pane per i suoi denti.

Broken Records - Sembrano sempre alla ricerca di un'epicità che però non riesce ad esplodere, sia nelle voci che nelle melodie...ed alla lunga la cosa stanca.

The Raveonettes - Il duo di Copenhagen si rivolge ad una dark new wave densa di atmosfere distorte. Un clima shoegaze che ci avvolge con un misti di inquietudine ed allo stesso tempo di serena calma. Alla fine un buon disco, forse solo un po' piatto...su tutte "War In Heaven" e "Let Me On Out".

Cake - Disco che celebra i 20 anni di carriera della band. Suona esattamente come tutti gli altri lavori...niente di nuovo sotto il sole, senza infamia e senza lode...però non è certamente uno dei loro lavori migliori.

Drive-By Truckers - Americani fino al midollo, e come sempre il suono è un misto di rock soul e country che non mi dispiace mai. Lavoro lungo ma che scorre liscio senza problemi...se avete in mente un viaggio on the road negli States, portatelo con voi :-).

Death Cab for Cutie - Se ne leggono di brutte su questo disco, ma in fondo a me non sembra proprio questo obbrobrio...semplicemente un dischetto pop che si fa ascoltare, ed a dire il vero meglio di tanti altri...per i fan.

Kaiser Chiefs - Il disco è un insieme (ben 20 canzoni) di tante piccole idee musicali...alcune si sviluppano in modo completo, altre restano solo abbozzate. Difficile trovare una linea d'unione per dare un giudizio d'insieme al lavoro anche per il modo in cui l'album è stato concepito: sul sito ci si può scaricare il proprio album composto da 10 canzoni delle 20 scegliendole a proprio piacimento...una buona idea.

The Kills - Disco che parte bene con la doppietta "Future Start Slow" e "Satellite"; ritmi ben scanditi e chitarre sferzanti. Suona molto ruvido, ma a mio parere non lascia molto. Perfino un poco ripetitivo...non mi è piaciuto.

Hey Rosetta! - Questo è il terzo per la band canadese...e quanto "Into Your Lungs" mi aveva entusiasmato, tanto questo mi ha deluso. In fondo ripropongono lo stesso canovaccio del precedente, ma mi sembra proprio privo di idee...suona slegato: ci provano a inserire le impennate orchestrali che rendevano l'altro sorprendente, ma non riescono proprio ad avvicinarsi a quei livelli.

The Horrors - Ecco, qui ho avuto un'altra delusione: in fondo il disco è quello che mi aspettavo, giusta atmosfera psichedelica, giusta impronta new wave, bella come sempre la voce di Badwan...ma melodicamente non c'è nulla di veramente incisivo. Mi sembra proprio un disco senza spina dorsale, è solo musica dilatata senza un vera rotta da seguire. Non so, gli danno tutti dei voti alti...io non sono d'accordo.

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